Cala il sipario sull’epoca del test d’ingresso per le facoltà di Medicina. Da domani, lunedì 23 giugno, prenderanno il via le nuove iscrizioni secondo il metodo del semestre aperto, introdotto dalla riforma voluta dal ministro dell’Università , Anna Maria Bernini. Due le novità fondamentali: l’accesso libero a un «semestre filtro» e l’iscrizione obbligatoria gratuita a un altro corso di laurea «affine» in ambito biomedico, sanitario, farmaceutico o veterinario. Il tutto, nel tentativo di superare il sistema di sbarramento a numero chiuso le cui complessità e selettività , tuttavia, non sembrano discostarsi granché da quelle previste con il nuovo format.
Come fare per iscriversi
Chi vorrà iscriversi avrà tempo entro il 25 luglio sul sito Universitaly, dove saranno disponibili anche i syllabi, ovvero i programmi di studio delle tre materie previste inizialmente per tutti: Chimica, Fisica e Biologia. Le matricole potranno iscriversi liberamente al semestre aperto e, in contemporanea, ad un corso affine: bisognerà indicare la sede prediletta in cui si intende frequentare i primi sei mesi indicando, però, fino a altre 9 sedi alternative, per un totale di 10, più altrettante ai fini di un’eventuale prosecuzione nel corso affine al secondo semestre.
Il semestre aperto: tutte le novitÃ
Durante il semestre aperto, le cui attività cominceranno il 1°settembre e termineranno entro il mese di novembre, studentesse e studenti seguiranno - pur senza obbligo di frequenza - lezioni di Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Ogni materia permetterà di conseguire 6 crediti formativi, per un totale complessivo di 18 CFU che verranno pienamente riconosciuti in caso di immatricolazione al corso affine.
Le prove d'esame tra novembre e dicembre
Al termine del semestre, infatti, ci saranno tre esami di profitto, uno per ciascuna materia, articolati in maniera identica a livello nazionale, svolgendosi nello stesso giorno e in contemporanea. Un po’ come i vecchi test d’ingresso, almeno nelle modalità operative. Due gli appelli a disposizione per cimentarsi con le nuove prove: il primo il 20 novembre, il secondo il 10 dicembre.
Per ogni materia del semestre aperto, le matricole dovranno sostenere una prova scritta della durata di 45 minuti, contenente ciascuna 31 domande: 15 quesiti a risposta multipla con cinque opzioni, di cui una sola corretta, 16 quesiti a completamento, nei quali bisognerà riempire parti di testi scientifici con le parole mancanti corrispondenti. Al termine delle tre prove, studentesse e studenti matureranno un punteggio fino a un massimo di 93 punti, con una valutazione espressa in trentesimi a cui si aggiunge la possibilità della lode, che vale 1 punto extra.
La graduatoria nazionale
Ad ogni risposta esatta verrà attribuito 1 punto, 0 punti invece per ogni risposta omessa e una penalità di -0,25 punti per ogni risposta errata: il punteggio conseguito, che non dovrà essere inferiore a 18/30 in ciascuna prova, consentirà di entrare nella graduatoria nazionale, che assegnerà i posti disponibili per il secondo semestre nei corsi di Medicina, Odontoiatria o Veterinaria. Chi avrà superato le tre prove, avrà la possibilità di frequentare gli altri sei mesi nello stesso ateneo in cui ha sostenuto i primi, oppure in una sede diversa in base alla disponibilità dei posti.
Corsi affini: come funzionano?
Per chi invece non dovesse riuscire a superare le prove, la riforma prevede che il semestre aperto potrà essere ripetuto fino a tre volte, anche non consecutive. In alternativa, potrà proseguire la carriera universitaria nel corso affine scelto, ottenendo solo in questo caso il riconoscimento dei CFU conseguiti. Per i corsi affini, infatti, l’iscrizione al primo semestre è gratuita e priva dell’obbligo di frequenza, eventualmente prevista dai singoli regolamenti degli atenei: come spiegano dal ministero, un modo «per non far perdere l’anno a coloro che non supereranno gli esami del semestre aperto».
Studentesse e studenti potranno scegliere tra classi le di laurea in Biotecnologie (L-2), Scienze Biologiche (L-13), Laurea Magistrale a Ciclo Unico in Farmacia e Farmacia Industriale (LM-13), Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali (L-38), nonché alcuni corsi tra quelli delle Professioni sanitarie che ogni anno vengono aggiornati dal ministero.