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Il coraggio di Fabio Di Rienzo: "Se sento bestemmiare ritiro la squadra dal campo"

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PESCHE - Con la sua lettera aperta, inviata alla Figc e all’Aia (associazione arbitri) Fabio Di Rienzo rompe un muro. Accendendo i riflettori su uno degli aspetti più squallidi dello sport, il calcio in particolare. Il giovane allenatore del Pesche (squadra che milita in Prima Categoria) è pronto a ritirare il proprio team dal campo in caso di bestemmia. Quella di Di Rienzo assume i contorni di una giusta crociata: “Dopo una lunga ed approfondita riflessione – spiega nella missiva - ho deciso di rompere ogni indugio: tollerare certi comportamenti equivale ad accettarli e questo non posso permetterlo né permettermelo. Per una questione morale e per la mia storia personale. Mi riferisco a ciò a cui siamo costretti ad assistere inermi ogni domenica sui campi di calcio, in modo particolare alle bestemmie proferite dai tesserati. Credo sia giunto il momento di dire basta. Da tempo – va avanti l’allenatore - lottiamo giustamente contro il razzismo. In questo caso, il buon senso e la tolleranza sono pari allo zero. Al contrario, sui campi sembra si possa inveire e bestemmiare liberamente. E’ capitato spesso di dover sopportare una incomprensibile applicazione del ‘buon senso’ di fronte a calciatori che bestemmiavano senza ritegno e senza rispetto alcuno, malgrado le regole della Figc al riguardo siano chiarissime. Non è più possibile fare finta di niente. Credo che la Federazione e l’Aia debbano prendere provvedimenti seri. Credo sia arrivato il momento di far rispettare le regole e di rispettare il credo altrui. Ogni domenica scendendo in campo siamo, o meglio dovremmo essere, da esempio per i più piccoli. Portare un bambino al campo per fargli ascoltare bestemmie è fuori da ogni logica. Il calcio – prosegue Di Rienzo - deve essere educativo e, da viscerale amante del mondo pallone, ritengo che bisognerebbe infondere (non solo in chi gioca ma anche in chi assiste alle partite) l’importanza del rispetto delle regole. Poi riferendosi agli arbitri: “Hanno il dovere di far rispettare le regole fissate dalla Figc. Anche quella che prevede l’espulsione nei confronti di chi si rende ‘protagonista’ di comportamenti ‘offensivi e oltraggiosi’”. Dunque, termina: “Ho deciso che già dalla prossima partita non tollererò oltre questo stato di cose. La Federazione e l’Aia sappiano che sono pronto ad adottare decisioni forti, compresa l’ipotesi di far abbandonare il campo alla squadra che mi onoro di guidare se le bestemmie continueranno ad essere tollerate”.

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