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L'amministrazione Carosella: "Di Giacomo tra gli autori del disastro sanitario regionale"

Dal Comune di Agnone replica al vetriolo all'ex senatore Pdl

redazione
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AGNONE. L’amministrazione di centrosinistra guidata da Michele Carosella replica alle accuse dell’ex senatore Pdl, Ulisse Di Giacomo in merito al depauperamento dell’ospedale San Francesco Caracciolo. In una nota la Giunta comunale punta il dito verso chi avrebbe distrutto il sistema sanitario regionale tra cui spicca il nome dell’ex assessore alla Sanità dell'esecutivo di Michele Iorio, Ulisse Di Giacomo.

Ecco il testo integrale a firma della Giunta comunale di Agnone:

Con sommo stupore si apprende dagli organi di stampa che un ex senatore della repubblica ha rivolto lo sguardo al nostro territorio ignorato quando era in attività parlamentare. E’ il rendersi conto di aver svolto una politica da vuoto assoluto per cittadini alle prese con le difficoltà quotidiane amplificate da una crisi dirompente ? Niente di tutto questo ! Invece l’ex senatore Di Giacomo attacca l’attuale Amministrazione comunale denigrandone l’operato per aver concorso al “de profundis” dell’ ospedale S. Francesco Caracciolo (non avendo “contrastato” il piano sanitario del Commissario Basso) mentre la precedente amministrazione di centrodestra lo avrebbe difesocon “vigore e coraggio”. Forse per l’ex senatore “la vita è sogno”. Esponente di spicco di un gruppo di potere politico che in un decennio ha distrutto un sistema sanitario, un sistema economico, una intera regione impoverendo oltremodo territori già fragili con pratiche clientelari fini a sé stesse; che ha scaricato sulle spalle dei cittadini molisani 600 milioni di € di debiti sanitari (solo per lo scorso anno si parla ancora di oltre 30 milioni di €); che ha provocato l’intervento del governo centrale con la nomina dei vari commissari (ben cinque) per il piano di rientro dal debito sanitario conclusosi dopo ben sei anni col tanto vituperato PSR del commissario Basso il quale da chi è stato attaccato ? Dal centrodestra che ha provocato lo sfascio strumentalizzando le paure di chi si riteneva defraudato. In questo difficile periodo l’Amministrazione Comunale ha cercato di governare questa fase di cambiamento (ancora non concluso): si è fatta promotore fra le amministrazioni comunali limitrofe sia molisane che abruzzesi circa la necessità di una azione di sensibilizzazione ricevendone un pieno mandato; si è incontrata coi commissari Basso-Rosato nell’autunno dello scorso anno (unica compagine comunale ad essere ricevuta) in piena definizione del Piano sanitario e quando veniva dato per scontato che il ruolo dell’ospedale S.F. Caracciolo fosse quello di struttura per cronici; invece con la sua azione ha ottenuto che col riconoscimento di “ospedale di zona disagiata” (come previsto da linee guida ministeriali) venisse preservata la sua funzione per acuti sia pure legata ad una visione sanitaria realistica; ha riconosciuto la funzione attiva dei comitati civici che hanno aiutato la presa di coscienza dei cittadini; ha condiviso l’impegno degli operatori del S. Francesco Caracciolo che con professionalità hanno continuato e continuano la loro opera assistenziale pur tra mille difficoltà. Quindi non si riesce a comprendere dove l’attuale Amministrazione comunale sia stata “assente” laddove ha espletato la sua azione con continuità e agendo in sintonia con le attese dei comitati e dei suoi concittadini (anche con contatti epistolari con la struttura commissariale). Del resto, una Amministrazione comunale non può stare che con tutti i suoi cittadini nel rispetto di ogni opinione ed auspica che la politica regionale recuperi il suo ruolo di governo in un settore, quello della salute, fondamentale per tutti i cittadini molisani.

 

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