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L’antico e maestoso orologio della Torre di San Francesco: una luce spenta da troppo tempo

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Nella Torre di San Francesco ad Agnone era custodito un complesso meccanismo di orologio che, tramite due campane apposite, scandivano le ore e i quarti d’ora. Non si trattava  di campane  comuni: erano strettamente legate al funzionamento dell’orologio e collegate ad un ingombrante sistema meccanico alloggiato nella torre campanaria.

 Questo dispositivo,  finanziato dall'allora sindaco Giovanni Ionata nel 1902  era di particolare interesse storico e funzionale, era testimonianza diretta della tradizione manifatturiera della città, rinomata nella lavorazione dei metalli – dal bronzo all’oro, dal rame al ferro – e della millenaria arte di fusione delle campane, rappresentata dalla Pontificia Fonderia Marinelli.

L’orologio della Torre di San Francesco non era solo un simbolo di abilità artigianale applicata alla meccanica, ma anche di memoria collettiva. Ne era un esempio l’impegno del compianto elettricista Mario Bianchi che, all’età di 85 anni, si occupò personalmente della sostituzione delle lampade di illuminazione dei quadranti, garantendo alla comunità la possibilità di continuare ad ammirare l’orologio anche di notte.

Il compianto Mario Bianchi, elettricista che illuminava lo storico orologio

A distanza di anni, tuttavia, l’orologio storico fu sostituito negli anni "70 da un un nuovo congegno  ma che resta ancora senza un’adeguata illuminazione, nonostante le sollecitazioni di un cittadino agnonese , Alessandro Patriarca,  esperto sincronizzatore di orologi di torri e di piazza come a Pescopennataro al Palazzo Comunale.

 Ma le promesse dei politici locali sono risultate vane perchè in quattro anni non sono riusciti a restituirgli la sua visibilità notturna. Il vecchio orologio e' conservato nell'ingresso di un palazzo storico agnonese, Palazzo Bonanni tutt'oggi funzionante.

Così, tra tradizione, storia e vicende recenti, la Torre di San Francesco continua a raccontare non solo la maestria artigiana di Agnone, ma anche il legame profondo tra il suo antico orologio e la comunità che vi si ricono

 

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