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Due milioni per riconvertire il Caracciolo: Saia denuncia, “La vita non ha prezzo”

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Poco più di due milioni di euro. È questa la cifra che, secondo il nuovo Piano Operativo Sanitario, la Regione Molise risparmierebbe convertendo l’ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone in un semplice ospedale di comunità tra il 2026 e il 2027.
Un importo minimo se confrontato con l’intera spesa sanitaria regionale, ma che avrebbe un impatto enorme sulla vita dei cittadini dell’Alto Molise.

«Ridurre il Caracciolo al lumicino per due milioni di euro – una cifra che, nel bilancio della sanità molisana, rappresenta una briciola – è una scelta che non posso accettare», afferma il sindaco di Agnone e presidente della Provincia di Isernia, Daniele Saia.
Il punto è semplice e allo stesso tempo decisivo: può la salute di un intero territorio montano valere due milioni di euro?

«Per me non ha senso – ribadisce Saia – perché la salute non ha prezzo. La tutela dei cittadini delle aree interne non può essere sacrificata per un risparmio così marginale».

La questione sarà al centro dell’incontro previsto per domani presso la Provincia di Isernia, dove amministratori, cittadini e rappresentanti istituzionali si confronteranno sul futuro del presidio e sul diritto alla salute delle comunità più isolate del Molise.

«Ne parleremo domani – conclude Saia – ma intanto vi invito ad ascoltare il mio intervento, perché la battaglia per il Caracciolo è la battaglia per la dignità del nostro territorio».

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