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MORTE PER ESTINZIONE: DESTINO CHE ACCOMUNA ALTO VASTESE E ALTO MOLISE

Dati Istat impietosi. Nell'arco di dieci anni il calo demografico non ha conosciuto soste. Solo ad Agnone persi 614 abitanti

redazione
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Un  unico destino accomuna i centri dell’Alto Vastese con i dirimpettai dell’Alto Molise: la morte per estinzione.

Lo si evince dagli ultimi dati Istat pubblicati sul sito http://demo.istat.it/

La fotografia del decennio 2002-2012 è impietosa e sottolinea, se ce ne fosse ancora bisogna, uno spopolamento inesorabile. Numeri incontrovertibili che in fatto di popolazione residente fanno registrare il segno meno dappertutto.
Così dopo l’attenta analisi del collega Antonino Dolce (pubblicata su altomolise.net), che si è occupato dei centri dell’entroterra Vastese, ecco arrivare quelli dei comuni altomolisani. La sostanza non cambia: sempre meno nati, con una fuga di cervelli e dunque di forza lavoro in netta ascesa.  Ma veniamo a quelli che sono i numeri.

Nel capoluogo altomolisano, ovvero Agnone, negli ultimi dieci anni il saldo negativo fa registrare una diminuzione di abitati pari a 614 unità con la popolazione passata dai 5837 del 2002 ai 5223 del 2012. 

Alle spalle di Agnone si piazza il comune più in quota degli Appennini, Capracotta, passato dai 1124 abitanti del 2002 ai 945 del 2012 con un saldo negativo di meno 179 unità. A ruota segue Poggio Sannita con 175 abitanti in meno rispetto al 2002, quando all’anagrafe erano iscritti 938 persone a fronte delle 763 del 2012. Meno 138 residenti è il saldo di Pietrabbondante che nel 2002 vantava 958 abitanti, passati a 820 nel 2012. Trend simile a San Pietro Avellana con 125 anime in meno. Infatti nella patria del tartufo nel 2002 erano 660 gli abitanti, passati a 535 nel 2012. Praticamente identico il saldo in negativo di Carovilli e Belmonte del Sannio con meno 106 persone. Nel 2002 a Belmonte gli abitanti erano 922, dieci anni dopo 806. A Carovilli si è scesi sotto la soglia delle 1500 unità. Precisamente si passati dai 1531 (2002) ai 1425. La carrellata continua con Bagnoli del Trigno dove vivono 104 persone in meno. Erano 875 nel 2002, sono 771 quelli nel 2012. A Pescopennataro il segno meno è di 82. Così se nel 2002 c’erano 382 abitanti nel 2012 si è arrivati a 300. Vastogirardi perde solo (si fa per dire) 77 unità. 804 gli abitanti del 2002, 727 quelli nel 2012. Infine Sant’Angelo del Pesco e Castelverrino. Nel primo centro dai 406 abitanti si è arrivati a 366 (-40), nel secondo dai 130 ai 124 (-6). L’unico comune che secondo l’Istat non ha conosciuto il segno negatico è quello di Castel del Giudice. Nell’arco di dieci anni gli abitanti sono rimasti 356. 

Mentre l'alto Molise muore in provincia di Isernia ci sono centri il cui saldo fa registrare il segno positivo. Prendiamo a caso il capoluogo Isernia che nel 2002 vantava 21166 abitanti a fronte dei 21975 del 2012 (+ 809). A Venafro nel 2002 c'erano 11211, dieci anni più tardi 11232 (+ 21). 

Spostandoci di qualche chilomentro ovvero sul versante del Sangro, il maggior centro Castel di Sangro negli ultimi dieci anni ha visto incrementare la popolazione di 483 unità, così da passare dai 5642 ai 6125. 

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