CASTELVERRINO - Un viaggio dall'Olanda all'Italia con il trattore per spirito di avventura e per amore del Bel Paese. Una storia da romanzo d'appendice che mette insieme Joop van Blijderveen, 57 anni, direttore di banca in pensione, moglie e tre figli, di Blaricum, 30 chilometri a Sud di Amsterdam, Castelverrino, un microscopico comune-borgo del Molise meta finale del viaggio, lo spirito di emulazione dell'impresa di Manon Ossevoort, che dai Paesi Bassi ha raggiunto il Polo Sud su un mezzo agricolo e il desiderio di conoscere l'Italia della provincia. Il legame tra Castelverrino e gli olandesi inizia nel 2007. Due famiglie arrivano per caso in Alto Molise: amore a prima vista con le campane di Agnone, il teatro sannitico di Pietrabbondante, il cibo, le piste per lo sci di Capracotta.
Nella valle del Verrino, in due casolari di campagna, si installa il primo nucleo di quella che poi diventera' una piccola colonia. Joop van Blijderveen arriva qualche mese piu' tardi, mette gli occhi su una masseria con qualche ettaro di terreno e circa 120 piante di ulivi. "Quello che sempre apprezzato dell'Italia - racconta all'Agi - e' il clima che permette coltivazioni di ogni genere. Pianto pomodori, verdura, frutta. Ad un certo punto mi sono accorto che in campagna avevo bisogno di un trattore. La coincidenza ha voluto che mi sono imbattuto nella storia della giovane olandese in viaggio per il Polo Sud ed ho lanciato la sfida a me stesso. Certo, sarebbe stato piu' facile e piu' economico acquistare il mezzo in Italia, ma ho voluto fare con uno scomodo trattore, quello che i pellegrini fanno a piedi per andare a "Santiago de Compostela". La scelta del mezzo ricade su un Deutz Fahr 8006 di circa 35 anni fa. Qualche mese per revisionarlo, adattarlo alla guida su strada e dotarlo di una roulotte-container, quindi la partenza: il 21 Giugno 2012 da Blaricum. Un viaggio di 2800 chilometri, percorsi in tre tappe di 58 giorni complessi, ad una media di 50 chilometri al giorno, passando per Belgio e Francia. Oltre mille, invece, i litri di gasolio consumati. "Nella prima parte dell'estate scorsa - osserva l'olandese - sono arrivato a Dijon, in Francia. Li' ho posteggiato il mezzo nella casa di mio fratello. A Settembre ho ripreso il cammino e sono arrivato in Italia, passando per il Colle della Maddalena, a 2000 mt di quota. Amici mi hanno trovato la sistemazione per il mezzo vicino Genova". Tempo inclemente, controlli della polizia, problemi tecnici, solitudine sono stati i maggiori ostacoli che hanno messo a dura prova la tenacia dell'ex bancario. Incontri, esperienze, emozioni Joop li ha impressi nel diario pubblicato in rete sul sito www.//tractorjoop.waarbenjij.nu. La parte piu' lunga e intensa e' quella dedicata alla tappa italiana, partita l'11 Aprile scorso: oltre 850 chilometri, da Genova a Castelverrino, attraverso Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo. "L'Italia e' un paese bellissimo - rimarca l'olandese - con paesaggi diversi: montagne, mare, citta' antiche e soprattutto un clima migliore rispetto ai Paesi Bassi". Un viaggio "meraviglioso" sulla costa ligure, Pisa, lago di Bolsena, Orvieto, l'Aquila. "Sono rimasto due giorni accampato vicino alla citta' distrutta - dice Joop van Blijderveen -, per rendermi conto dei danni e delle sofferenze di quel popolo. Ho potuto notare che la citta' non c'e' piu'. Sono stato accolto bene ovunque; molti hanno pensato di essersi imbattuti in un olandese pazzo, ma tanti mi hanno anche incoraggiato". Il 5 maggio, dopo l'ultima sosta sulla costa abruzzese, gli ultimi cinquanta chilometri per raggiungere Castelverrino, un pugno di case e circa cento abitanti che hanno accolto Joop van Blijderveen al suo arrivo con bandiere olandesi e italiane, fuochi d'artificio e un corposo rinfresco. "E' stata una cosa fantastica - conclude -.
I miei antenati andavo per i mari con le golette, io per terra e con un trattore. Noi olandesi amiamo scoprire cose nuove ed io, in questo viaggio, ne ho potuto apprezzare tante". (FONTE AGI) .