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Psi: sabato in piazza per i lavoratori atipici

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"L'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro" recita il primo articolo della Costituzione dello stivale ma cosa accade se questo diritto non viene garantito?
Rispondere a questo interrogativo è facile: basta guardarsi intorno per notare gli effetti della crisi occupazionale che coinvolge la nostra penisola.

Da troppo tempo, ormai, si trascina avanti questa logorante situazione che sta danneggiando intere famiglie. Di fronte a questo sfacelo, concedete il termine, il Partito Socialista dice stop!
Come?
Tre proposte di legge a tema lavoro ed occupazione sono pronte per essere presentate. Il Psi infatti ha lavorato a tre disegni di legge che tutelano le categorie che riscontrano maggiori problematiche nel mondo del lavoro: i lavoratori atipici (come i parasubordinati o gli  assunti a progetto), i giovani, le donne e gli over 40.

Le tre misure prevedono perciò delle facilitazioni che consentirebbero occupazione e di conseguenza un reddito. Sarà perciò possibile firmare a favore del ddl il prossimo 8 giugno dalle ore 11 alle ore 13 in  Piazza Giovanni Paolo II  dove il Partito Socialista adibirà un banchetto.

Sul sito di Avantionline leggiamo il commento di Luigi Incarnato, responsabile organizzazione Psi che sottolinea l’importanza dell’appuntamento “E’ necessario dopo un ventennio di assenza dei diritti dal mondo del lavoro tornare a riaprire il dibattito sul tema. Occorre mobilitare le coscienze. Comuni, province e regioni devono essere coinvolti. Il giorno 8 sarà il giorno della ripartenza socialista, giornata nella quale ritrovarsi sul piano organizzativo, culturale e dei principi. Uniti in difesa dei diritti negati”.

Della stessa opinione il segretario provinciale del partito, Pasqualino De Mattia, che ha dichiarato “Queste firme sono a sostegno di un ddl (che il partito ha presentato al senato); tutto ciò rappresenta un’inziativa, a mio giudizio, di notevole importanza dal momento che va incontro alle categorie di lavoratori deboli e soprattutto perché si comincia a parlare di tutele per i lavoratori atipici.”

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