AGNONE non mollare! E' il grido di battaglia del comitato Il cittadino c'è a commento degli ultimi episodi di cronaca che hanno riguardato direttamente il comparto sanità nell'Alto Molise.
In una nota pervenuta in redazione, a firma di Nunzia Zarlenga, si legge:
"A leggere i giornali di oggi viene voglia di mettere fuoco a tutto! Un’anziana costretta ad un’odissea di 14 ore prima di trovare posto in un ospedale. Giorni fa un’altra donna, è stata trasferita fuori Agnone dopo 4 ore per finire,dopo giro turistico, a San Giovanni Rotondo. Provate ad immaginare episodi del genere in quelle annate dove la neve è la sola regina o, semplicemente, con pazienti che non hanno né 4 né tanto meno 14 ore di tempo. Cosa deve succedere perché questo Paese si svegli? Deve scapparci il morto? O forse anche allora allargheremo le braccia in segno di rassegnazione? Forse sì, fino a quando i malati e i morti saranno di qualcun altro. Ma questo è il comportamento degli struzzi …e noi siamo UOMINI…. O no?Io non so voi, ma personalmente provo enorme disagio, quasi fastidio, in questi giorni, ad uscire in giro per Agnone e vedere tutta questa frenesia di salti, balli, sagre e sagrette! Io mi sento a lutto... e avrei voluto tutto il Paese in lutto…perché stiamo morendo… Agnone sta morendo, il Molise sta morendo, la dignità di un Popolo sta morendo! Avremmo dovuto essere tutti sui tetti dell’ospedale, come hanno fatto molti operai a difesa del proprio lavoro, avremmo dovuto incatenarci a suoi cancelli, avremmo dovuto pretendere di sapere cosa ci aspetta, avremmo dovuto lottare con le unghie e con i denti per avere quantomeno risposte…e invece? Invece non solo non accade nulla di tutto questo, ma chi ci ha provato, come noi, è fatto oggetto di critiche durissime,di attacchi senza senso, di tentativi di intimidazioni allucinanti di cui ancora fatico a capirne il motivo! La legge sulla montagna, che forse poteva salvarci, non è mai stata applicata. L’Ospedale lo stanno smantellando pezzo per pezzo e continuano a raccontarci frottole… per camparci per la prossima campagna elettorale. Che dire…se c’è ancora qualcuno che non ci sta, se c’è ancora qualcuno che vuole gridare “NO”, se c’è ancora qualcuno che non vuole arrendersi perché “non è mai finita se non è finita”, se c’è ancora qualcuno che insieme all’entusiasmo per le feste di Agosto ha intenzione di impegnare un pezzo di cuore per questo Paese, bene quel qualcuno sa dove trovarci, il Paese è pieno di manifesti con le date del gazebo. Abbiamo detto in tutte le salse che la riconsegna della scheda non è una rinuncia al voto e ormai solo squallidi mistificatori e maestri della strumentalizzazione a qualsiasi costo possono affermare il contrario: è l’ultima possibilità di lotta, di disappunto di protesta… capisco che non tutti possono concordare sulla forma: ma è l’unica che c’è! Non mi sembra che ci siano altre iniziative a cui aderire! Il mio appello accorato va ancora una volta, in tono maggiore, al personale tutto del Caracciolo, ai commercianti, agli imprenditori grandi e piccoli che più rischiano per la situazione in cui questo Paese sta finendo! Ricordo anche che sul registro delle nostre firme la prima pagina aspetta i politici, in special modo i sindaci che avevano promesso di dimettersi, i consiglieri comunali, a tutti quelli che hanno in mano la gestione della res publica, l’abbiamo lasciata libera appositamente affinché il Capo dello Stato possa leggere per primi i loro nomi così come i cittadini possano davvero sentirsi affianco quelli a cui hanno dato fiducia e non percepirli alieni di un altro pianeta. Non ci vuole la laurea per capire che ne avrebbero solo da guadagnare, sarebbe una forma di riscatto che davvero varrebbe più di mille, vuote, promesse elettorali, perché diciamocelo francamente…non ne escono benissimo da questa vicenda…. Ricordo che su quella pagina ci sono solo due firme… quella del consigliere Lorenzo Marcovecchio di Agnone e di Moauro di Poggio Sannita! Ringraziamo ancora gli abitanti di Poggio, per il sostegno e per aver capito che questa non è la battaglia di Agnone ma di tutto l’Alto Molise… sinceramente vorrei capire il perché della totale indifferenza di quelli di Capracotta, è una questione troppo importante per pensare che esistano ancora stupide rivalità di campanile: e la malattia, quando ci colpirà, si farà grasse e grosse risate perché lei non avrà confini, se questo è il motivo della defezione dei Capracottesi. Voglio credere che al gazebo nelle prossime date ci sarà tantissima gente, desiderosa di far arrivare la propria voce al Presidente della Repubblica, desiderosa di difendere non solo i propri diritti ma l’esistenza e la dignità di un’intera Regione! Vorrei poter avere la certezza di vivere davvero in una comunità forte e coraggiosa capace di superare false barriere ideologiche, o, quanto meno, capace di accantonarle momentaneamente per il bene comune!Ti prego Agnone…non mollare! Ed è questo il mio sogno di una notte di mezza estate"

