CAPRACOTTA. Sei mesi di differenza che non gli consentiranno di fare la Prima Comunione. Lui nato ad ottobre del 2005, tutti suoi coetanei entro la fine di aprile sempre dello stesso anno. Federico (usiamo un nome di fantasia visto che è minorenne) ha 8 anni e vive a Capracotta. A causa della regolamentazione scolastica che disciplina l’accesso all’istruzione primaria ( http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/famiglie/anticipi , ndr) il bambino frequenta da solo la seconda elementare (pluriclasse), anziché la terza come alcuni suoi coetanei, con cui si reca a scuola. Federico va anche al catechismo e non vede l’ora di ricevere la Santa Eucaristia l’anno prossimo. Per un bimbo, potete immaginare, una festa immensa. Ma il parroco di Capracotta, don Elio Venditti, ha fatto già sapere ai genitori che non amministrerà il sacramento al bambino.
“Da tredici anni – spiega il prete ad altomolise.net – fanno la Comunione solo i bambini che frequentano la quarta elementare, a prescindere dall’età. E’ una regola, un’usanza, un ordine imposto anche dalla diocesi di Trivento. Poi le cose – ha continuato – si chiedono con una certa educazione e comunque il problema per me non esiste. Quando il bambino frequenterà la quarta elementare, solo allora, sarò ben lieto di amministrargli il sacramento”.
Una presa di posizione che ha mandato su tutte le furie la mamma, che tramite il famoso social network ha sollevato il problema, lanciando quasi una sorta di appello. “In passato – scrive - tanti bambini di quarta e di terza hanno fatto la comunione insieme, come ad esempio fratelli e sorelle, uno di quarta e l’altro di terza elementare, ma anche bambini non appartenenti allo stesso nucleo familiare, il tutto con il consenso del nostro amato parroco”.
“Sento spesso – ha chiarito poi la mamma alla nostra redazione - che la Chiesa cattolica è fondata su valori come la comprensione, l’umiltà, il donarsi agli altri, per non parlare dell’amore che essa riserva, o dovrebbe farlo, nei confronti dei più piccoli. E allora perché negare la gioia ad un bambino di ricevere il Corpo di Cristo insieme ai suoi coetanei? Sinceramente non riesco a spiegarmelo. E cosa dirò al mio piccolo?”
Ma non è tutto. Perché la mamma di Federico ha deciso di rivolgersi direttamente via telefono al vescovo di Trivento, monsignor Domenico Angelo Scotti. “Sapete la sua risposta? – scrive la signora su fb - Cara signora, il suo parroco ha ragione, le regole della Chiesa non si possono infrangere, si vede che suo figlio farà la Comunione da solo, il suo prete ha ragione”.
Vorrà dire che l'anno prossimo il prete avrà almeno un bambino per poter ricevere la Santa Eucaristia...