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Turismo, Attademo: "Agnone ha un grande potenziale ma servono fondi"

"La tassa di soggiorno? E' un modo per finanziare iniziative"

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AGNONE. Di qualche tempo fa la notizia riguardante la presenza della città di Agnone al festival di Bucine. La delegazione agnonese, in provincia di Arezzo, ha avuto modo ancora una volta di far conoscere il Molise e tutte le sue peculiarità in un momento in cui il turismo potrebbe salvare questa nostra regione. Per queste motivazioni altomolise.net ha deciso di contattare l’assessore al Turismo Giuseppe Attademo per discutere sul tema.

Assessore, cosa ha significato per Agnone essere presente al Festival città diffusa?
“In ogni caso è sempre un’occasione per farsi conoscere. Agnone era l’unico paese molisano e questo ci rende orgogliosi; è ovvio che iniziative come queste richiedano un certo sforzo economico ma questo sarà l’inizio di un inter-scambio tra i borghi partecipanti…”
Questa è solo una delle tante iniziative pensate per promuovere il territorio. Ci spieghi questa strategia.
“Agnone è presente online sul sito del Touring Club, tra i comuni Bandiera Arancione; siamo entrati nella rete Eden, che prevede scambi internazionali. Quest’anno, addirittura, è previsto un appuntamento che vedrà coinvolto l’Enit (Ente Nazionale Turismo). La strategia, se così possiamo chiamarla, è quella di valorizzare Agnone utilizzando la nostra cultura. Dovremmo guardare alle nostre tradizioni e recuperarle, non in senso folkloristico, bensì con un occhio moderno. Sarebbe necessario creare un percorso che sia svincolato dai singoli eventi; stiamo lavorando ad un qualcosa che consenta ad Agnone di fornire servizi per il turista nonché un percorso culturale di un certo tipo. Da quasi un anno, infatti, è nata una collaborazione tra il nostro comune e quelli di Pescopennataro, Schiavi d’Abruzzo e Pietrabbondante per la creazione di un parco archeologico. Ora siamo nella fase primaria, quella dello studio di fattibilità e speriamo di poter procedere alla vera progettazione.”
Siete stati spesso criticati per l’istituzione della tassa di soggiorno. Ora le chiediamo: ma era così necessaria?
“È un modo per sovvenzionare il settore turistico; è una tassa di scopo che ci consente di non tassare i cittadini ulteriormente. Sarebbe davvero di buon auspicio se privati contribuissero investendo nel settore per creare tutti quei servizi che potrebbero rendere Agnone una meta per molte più persone; allo stato attuale, infatti, la nostra cittadina riesce ad ospitare qualcosa come 400 presenze grazie alle capacità imprenditoriali di numerosi concittadini che si sono cimentati in questo business. Sebbene io  rimanga del parere che Agnone vada gustato per ciò che è ritengo, tuttavia, che alcuni aspetti vadano migliorati ed implementati ed implementati; in quest’ottica la tassa dovrebbe avere un significato di qualificazione turistica e non di penalizzazione come è stato inteso.”
Concludiamo con i giovani: possono fare qualcosa per aiutare Agnone?
“Certamente. Molti sono i ragazzi e le ragazze che già sono operativi sul territorio. A loro si deve un notevole riconoscimento. Ciò che possono fare i restanti (quelli inattivi, per così dire) è prendere ispirazione da quelli che già si prodigano per il nostro paese e cercare di aiutare…”

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