Un medico ufficialmente in ferie che prima di partire per le vacanze, con l'automobile già carica e la famiglia in attesa, torna in ospedale per visitare un paziente. E' questa l'immagine che ci piace e che va raccontata del "Caracciolo" di Agnone.
Abbiamo sempre sostenuto che se l'ospedale di Agnone riesce ancora a tenersi insieme, nonostante la mannaia dei tagli, impugnata dai politici, si sia abbattuta pesantemente e a ripetizione, è solo merito del personale, medico e paramedico, che più che lavorare svolge in quella struttura una missione.
Nei giorni scorsi presso il "Caracciolo" si è recato un paziente, bisognoso in tempi brevi di una visita specialistica. Il medico, l'unico specialista in grado di effettuare quell'esame, è già in ferie. Ha l'automobile già pronta, la famiglia felice per la partenza imminente verso la desiderata vacanza. Ma il medico, quel medico, non è un semplice impiegato stipendiato dall'Asrem, è un medico appunto, un professionista che ha fatto il giuramento di Ippocrate. Un uomo, sia pure in camice bianco. E quindi, prima di partire per le ferie, pianta in asso la famiglia trepidante e si reca in ospedale per visitare quel paziente in attesa. Un esempio di dedizione al lavoro e di attenzione alle necessità del paziente.
E' questa la sanità che funziona, in un piccolo ospedale di montagna, ma non certo grazie alla gestione ottimale posta in essere dai vari manager strapagati o dai cosiddetti politici in Regione. Funziona ancora, nonostante tutto, solo perché fatta di medici seri, competenti e soprattutto umani, che antepongono ai propri diritti, siano ferie, indennità o rimborsi, le necessità del paziente.
Avviene questo nell'ospedale di Agnone, quello che la classe politica, per mere questioni di cassa, da ragionieri e non da politici, vuole deliberatamente chiudere.