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Homo homini lupus

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Carissimo Altomolise.net,

ogni tanto mi viene voglia di scriverti, però spesso ci ripenso, non perché disdegni di avere contatti con te, ma solo perché mi troverei a partecipare, mio malgrado, alle sarabande che con tanto entusiasmo vanno in onda attraverso i social network, a cui siete collegati – immagino -  per motivi commerciali, e alla cui frequentazione nessuno si astiene per non essere da meno rispetto alla moda del momento. Quindi in barba alla grammatica e all’Accademia della Crusca, tutti si sentono in diritto di dire la propria, cosa che sarebbe buona e giusta se non fosse per l’ abbondante sfoggio di volgarità e offese le più nefaste usate senza ritegno alcuno e spesso prendendo fischi per fiaschi.
Con ciò non vorrei apparire come colui che ha la puzza sotto il naso e dalla sua “turris eburnea” distribuisce pagelle e bacchettate a destra e a manca; d’altra parte avrei una velleità: semplicemente,  mi piacerebbe partecipare ad un dibattito più sereno e costruttivo sia dal punto di vista sociale che politico.
Purtroppo di questi tempi tutto ciò è merce rara: la televisione commerciale per prima e da qualche tempo anche i canali di stato danno l’esempio a tutti di come comportarsi durante uno scambio di idee, la “zuffa” come metodo di discussione e quindi, quando i nostri “piccoli apprendisti stregoni” di nostrana elezione si sentono tirati in ballo – per esempio caso ultimo dal vostro giornale – hanno il diritto dovere di reagire facendo “ammuina” sfarfallando risposte senza senso e con l’aiuto esterno,  spero non richiesto, di una mitragliata di offese e minacce degno della migliore Santanchè o del miglior Ferrara.
Oppure leggiamo sulle cantonate della nostra città, a caratteri cubitali, esternazioni  che, a prescindere dalla condivisione o meno,  vengono usate in maniera offensiva senza poter dare adito ad un eventuale confronto da cui potrebbero scaturire soluzioni positive per tutti. Invece no!  Si usa con troppa disinvoltura  la parola” Vergogna”.
Di cosa dovrebbe vergognarsi un politico o un amministratore? Certamente di rubare, oppure di adottare deliberazioni fraudolente o cose del genere.
Apostrofare con codesta parola l’operato non condiviso di un avversario politico mi sembra davvero eccessivo.
Capisco che secondo le logiche attuali della “buona comunicazione” purtroppo un manifesto “contras” da noi non può assolutamente concludersi con una frase che cerchi di sanare il problema o innescare un dibattito costruttivo; invece deve, al contrario, insinuare il dubbio e contribuire ad erigere uno steccato fra le parti che non consenta nessuna forma di dialogo.
“Homo homini lupus” è la massima che da Plauto a Hobbes  ha descritto meglio la giungla in cui viveva l’uomo,  per un certo tempo sembrava poter esser messa da parte, invece oggi torna prepotente alla ribalta ed il nostro microcosmo formato di “nani e ballerine” non può essere da meno in special modo quando ambisce a scimmiottare comportamenti imitati dai talk show politici.
Ho sempre pensato che il lupo non potrà mai pascolare  con l’agnello  –  come si augurano le Sacre Scritture -, nel contempo però  sono certo che l’uomo possa dimostrare continuamente di  essere diverso da tutti gli altri animali da cui differisce solo per un piccolo particolare: la ragione.
E usiamola!.........

 

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