L’Ordine dei giornalisti molisani esprime solidarietà in merito allo stato di crisi che attanaglia il mondo dell’editoria e che, in sede locale, ha portato alla mancata uscita in edicola del quotidiano i Fatti del Nuovo Molise. Prendiamo atto della presa di posizione dei nostri dirigenti, ai quali anche a nome di altri colleghi sentiamo l’esigenza di porre alcune domande.
Dov’era l’Ordine dei giornalisti molisani quando i Fatti del Nuovo Molise nasceva pur sapendo che al suo interno non esisteva un solo contratto di tipo giornalistico?
Dov’era l’Ordine dei giornalisti molisani quando i Fatti del Nuovo Molise ha licenziato giornalisti, che pur di lavorare, hanno rinunciano agli ammortizzatori sociali dell’Inpgi?
Dov’era l’Ordine dei giornalisti molisani quando è fallita la testata Nuovo Molise Oggi di Giuseppe Ciarrapico mettendo sulla strada oltre trenta famiglie?
Dov’era l’ordine dei giornalisti quando i Fatti del Nuovo Molise non ha pagato gli stipendi ai suoi dipendenti?
Perché l’Ordine dei giornalisti molisani sostiene che da sempre ha voluto la legge sull’editoria, quando è noto che si tratta di una battaglia solo ed unicamente del sindacato, al quale l’Ordine si è poi aggregato e con poca convinzione? Il presidente Antonio Lupo dimentica il suo intervento al convegno della Diocesi di Campobasso, dove dichiarò la propria contrarietà al finanziamento pubblico?
E' un caso che l’ordine dei giornalisti esprime la solidarietà solo su alcuni casi, mentre tace su decine di licenziamenti, chiusure di sedi, lavoro nero e sfruttamento? Sugli “uffici stampa” della provincia di Campobasso e di Isernia non ha nulla da dire?
Solo quando l’Ordine dei giornalisti del Molise sarà in grado di fornirci risposte esaustive diremo che la solidarietà espressa oggi non è una circostanza di facciata, della quale sinceramente possiamo fare a meno.