CAROVILLI - La storia è sempre affascinante perché in essa si ha l’opportunità di rivedere se stessi, i propri genitori, i propri antenati, ed è tanto più capace di attirare attenzione e partecipazione quando è raccontata attraverso un romanzo, attraverso le vicissitudini di un protagonista che, seppure immaginario, affronta vicende e sentimenti umani profondamente condivisi.
Tutto questo offre il romanzo storico dal titolo “Viteliù” che in lingua osca, quella delle popolazioni sannitiche, significa “Italia”. Scritto da Nicola Mastronardi, agnonese, giornalista, direttore delle Biblioteche riunite di Agnone, ripercorre la storia dei Sanniti, in particolare quelli “Pentri”, che hanno abitato le montagne dell’Alto Molise e che ci hanno lasciato in eredità quella meraviglia di arte e cultura che possiamo ammirare nei resti di Pietrabbondante e nei templi di Schiavi d’Abruzzo.
Non è il semplice spirito di scrittore che ha animato Nicola Mastronardi, ma il desiderio, anzi forse una irrefrenabile ansia, di restituire all’Italia e soprattutto agli attuali abitanti del Sannio una storia gloriosa di un popolo fiero e amante della libertà. Significative in proposito sono le parole dell’autore:”un libro scritto per conservare la memoria ed infondere coscienza in una popolazione che continua ad esistere, ma che non si riconosce più”.
Proprio per infondere la coscienza cui si riferisce che Mastronardi ha scritto pagine bellissime sulle virtù del popolo sannita: dalla solidarietà alla giustizia, dall’onore all’amore per la famiglia, dalla venerazione per gli anziani all’amore per la patria e al rispetto per la propria terra e per la natura. Sfiora addirittura la poesia quando descrive una battuta di caccia del protagonista, un ragazzo di nome Marzio che si crede romano mentre in realtà è sannita, e l’incontro con una cerva gravida e quando racconta il volo delle farfalle e l’incontro, in sogno, con la madre uccisa dai Romani.
Insomma “Viteliù” raccoglie storia e sentimenti, passioni, amarezze e dolori permeati da un profondissimo amore che l’autore nutre per la propria terra.
Questo libro verrà presentato a Carovilli, presso i locali della Società Operaia, sabato 13 luglio alle ore 18,00, per volontà dell’Associazione di Iniziative Culturali, Sociali ed Economiche “Il Glicine”, con la collaborazione della Pro Loco “Monteferrante” e della Società Operaia, che ne ha potuto apprezzare i contenuti e ritiene debbano essere portati alla massima diffusione e alla conoscenza soprattutto dei giovani.
Sarà presente l’autore che sarà lieto di rispondere alle domande del pubblico.