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Emergenza sicurezza nell'Alto Vastese e i sindaci organizzano i concerti

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Il colpo, anzi il doppio colpo in frazione Taverna, è l’ultimo di una lunga serie di episodi criminali.
Quasi tutti i piccoli centri dell’Alto Vastese sono da mesi nel mirino di delinquenti abituali, spesso già noti alle Forze dell’ordine.
Le scorribande vanno avanti impunite e i cittadini continuano a subire furti e danneggiamenti sostanzialmente abbandonati dalle istituzioni.
Chi firma si vanta di essere un carabiniere in congedo e l’ultima cosa cui mira è gettare fango sull’Arma. Diciamo quindi le cose come stanno. I Carabinieri rappresentano, nell’Alto Vastese, l’unica espressione dell’esistenza dello Stato.
Il problema è che in servizio ci sono pochi uomini, con pochi mezzi, per coprire un territorio così vasto.
Il risultato è che nonostante l’impegno e gli sforzi dei Carabinieri, la sicurezza nei piccoli centri montani non è affatto assicurata.
La colpa non è dell’Arma, va ribadito a scanso di equivoci, ma delle amministrazioni locali, dei sindaci per essere chiari, che pensano a tutto salvo garantire la sicurezza ai propri concittadini.
Le agenzie di ieri hanno informato che l’Unione dei Comuni delle Colline Teatine, non all’altro mondo quindi, ha presentato alla Regione Abruzzo un progetto, per un importo complessivo di 150mila euro con un cofinanziamento da parte dell’Unione Europea del dieci per cento, finalizzato ad innalzare i livelli di sicurezza.
Il progetto prevede semplicemente l’istallazione o il rafforzamento della videosorveglianza. Perché, ad oggi, l’esperienza lo insegna, è quello l’unico deterrente in grado di contrastare i piccoli episodi criminali che destano preoccupazione tra la popolazione dei centri minori.
Domanda: cosa aspettano i sindaci dell’Alto Vastese?
L’amministrazione comunale di Castiglione Messer Marino, ad esempio, sta aspettanto l’autorizzazione dalla Prefettura per installare un sistema di videosorveglianza in paese.
I sindaci di altri centri montani, invece, preferiscono organizzare gli eventi del ferragosto, per rendere più allettante la villeggiatura ai turisti. E ai residenti chi ci pensa?  Quando si decideranno, questi sedicenti amministratori pubblici, a dotare i  centri abitati di videocamere di sorveglianza?
L’alibi, il solito, è che non ci sono soldi. Salvo poi organizzare eventi estivi per i quali, in una sola serata, si spendono anche quindicimila euro di denaro pubblico.
 

effebottone@gmail.com

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