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A Carovilli tuffo nel passato con la "tresca"

Viaggio nel mondo contadino

redazione
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CAROVILLI - La “Tresca” è una delle più antiche feste contadine di Carovilli. Tenuta in vita per molti anni con grande impegno e dedizione da volontari che ricordavano la loro infanzia, oggi è passata sulle spalle dei giovani che non vogliono rinunciare alla cultura contadina, alla devozione per la Madonna Incoronata e alla tradizione dell’accoglienza nei confronti dei forestieri.
Questa festa, curata negli ultimi anni dalla Pro Loco “Monteferrante” di Carovilli, che si svolge la terza domenica di agosto, è la parte finale di qualcosa che è iniziata molti mesi prima: quando viene seminato il grano in un campo messo a disposizione da uno dei volontari. Una volta che questo sia giunto a maturazione si procede alla mietitura e alla formazione dei covoni; infine alla “Tresca” si sciolgono i covoni si spargono sull’aia, ben pulita in precedenza, si fanno camminare i cavalli per separare la paglia dal grano e si solleva il tutto in modo che il vento possa portare lontano la paglia e che rimanga a terra soltanto il grano.
Questo viene raccolto in sacchi e messo all’asta; il ricavato è destinato all’organizzazione della festa in onore della Madonna Incoronata che secondo tradizione si tiene l’ultimo sabato di aprile.
Tutta questa serie di operazioni richiede il lavoro di molte persone più volte durante l’anno, naturalmente le più affezionate e presenti sono le persone anziane che ricordano i tempi in cui proprio da quella fatica dipendeva il modesto tenore di vita di tutta la famiglia, ma anche i giovani si sono affezionati a questa tradizione e desiderano fortemente impedire che muoia come è successo ad altre importanti attività di una volta. C’è chi interviene con i cavalli, chi organizza la squadra dei sollevatori, chi si presta per dirigere i cavalli sul grano, insieme a numerosi ragazzi accorsi proprio per dare una mano.
Dall’altra parte, ci sono coloro che preparano i pasti per assicurare l’accoglienza e per fornire cibi e bevande ai presenti a prezzi di puro costo. Infine altri organizzano i giochi, come quello dell’altezza del cesto, che si faceva molti anni fa in queste occasioni, mentre altri impegnano i bambini in altre vecchie gare tradizionali come il tiro alla fune o la corsa nei sacchi.
La giornata viene rallegrata dalla musica dell’organetto (du bott) e della fisarmonica e da balli e canti.
Quest’anno gli organizzatori hanno voluto dare molta importanza anche alla giornata della mietitura riscuotendo grandi apprezzamenti. La popolazione di Carovilli ha contribuito con affetto e partecipazione, ragazzi e ragazze, oltre ai soliti indomiti anziani, hanno dato vita ad un’altra bella manifestazione.
Domenica 18 agosto a partire dalle ore 9,00, fino a tarda sera, si darà vita alla 34a edizione della “Tresca” di Carovilli.

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