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Michele Placido: Fermiamo lo scempio dell'eolico selvaggio in Molise

L'appello dell'attore davanti al pubblico di Pietrabbondante. Il commento di Di Clemente

redazione
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PIETRABBONDANTE - Anche il teatro si schiera contro l'eolico selvaggio. "Nel corso delle rappresentazioni teatrali che, come ogni anno, si stanno svolgendo presso il sito archeologico sannitico di Pietrabbondante abbiamo avuto modo di ascoltare l’accorato appello di due importanti artisti come Michele Placido e Ulderico Pesce, perché lo scempio dei mostri eolici che impatteranno su quel prezioso combinarsi di paesaggio, storia, arte e cultura. - racconta Tiziano Di Clemente, leader regionale del Partito comunista dei lavoratori - Lo stesso Placido ha parlato della magica atmosfera che si respira in quel sito. L’appello ha anche riscosso un notevole successo tra il numeroso pubblico presente". "Sin qui la buona notizia. - continua Di Clemente - La cattiva notizia è invece data dal silenzio del sindaco e dell’assessore alla cultura del Comune di Pietrabbondante che, nei loro interventi di presentazione della pur lodevole iniziativa teatrale, non hanno speso una sola parola in difesa del territorio, della sua ricchezza archeologica e storica. Lo stesso dicasi per quanto si prospetta in località Castagna di Pescolanciano. Tutta questa devastazione ambientale e di beni culturali, compreso lo spreco di enormi risorse pubbliche, a fronte di una quantità insignificante di fabbisogno energetico soddisfatto (al massimo è previsto un 6 per cento nazionale nel futuro). Tutto ciò fa venire in mente la riflessione di Einstain che nell’ascoltare i deliranti discorsi nazisti disse di avere dubbi sul carattere infinito dell’universo, ma di essere certo che invece infinita fosse la stupidità umana. Questa irrazionalità distruttiva è ben sospinta da una legge che in di questa società è la molla di tutto: la legge del profitto e cioè l’enorme di giro di affari fatto di milioni di euro pubblici pagati dai lavoratori, che i capitalisti dell’eolico si stanno spartendo anche nella nostra regione. Attualmente nessuno degli impianti installati non ha un impatto devastante sul nostro paesaggio e dunque è evidente che è stata violata lo stesso art.9 della Costituzione ed è inaccettabile la condotta tenuta dallo stato con i vari governi nazionali e regionali che hanno fatto leggi per favorire i capitalisti dell’eolico e concesso queste autorizzazioni. Ribadiamo perciò l’appello alla popolazione di Pietrabbondante e Pescolanciano: è necessario formare un comitato che sia da presidio democratico e popolare contro l’istallazione di questi impianti (sull’esempio degli abitanti del Tammaro e di Morcone), per rivendicare, unitamente agli altri comitati locali, con una mobilitazione ad oltranza ed anche con l’occupazione dei siti interessati: abrogare la nefasta legge regionale molisana (Berardo) che consente l’eolico selvaggio; smantellare gli impianti attuali a spese di chi li ha messi e/o autorizzati, devastando il paesaggio e i beni culturali e forestali; la sospensione di tutte le autorizzazioni in essere e quelle prospettate, nelle more dell’approvazione di una nuova legge, che limiti l’eolico ai soli luoghi compatibili (se e nella misura in cui esistono nella nostra regione) o alle mini installazioni domestiche; la partecipazione ed il controllo popolare e democratico dei predetti comitati popolari nella elaborazione della nuova legge regionale e nelle decisioni attuative sul piano amministrativo".
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