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Cambia il nome, ma la tassa resta

L'ennesimo bluff del governo dell'inciucio

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Con le decisioni prese dal
Governo (abolizione dell'Imu sulla prima casa per il 2013 e
l'introduzione della tax service, la Taris), le famiglie italiane
risparmieranno in media, nel 2013, 145 euro per famiglia, mentre a
regime nel 2014 i risparmi scenderanno a 54 euro medi. Ma per effetto
degli aumenti delle addizionali comunali Irpef, nel 2013 c'e' comunque
il rischio di una 'stangatina' di 23 euro medi. I dati emergono da una
simulazione della Uil Servizio Politiche Territoriali. "Il governo
-osserva Guglielmo Loy segretario confederale Uil- ha privilegiato
soluzioni piu' di impatto mediatico, anziche' economico e, soprattutto
equo".

      La Uil, per il 2013, ha calcolato i dati tenendo conto degli
aumenti della Tares, sia per la copertura integrale dei servizi, sia
dei 30 centesimi al mq. Mentre per il 2014 la Taris e' stata calcolata
con i criteri della rendita catastale (mentre se si sceglie la
componente mq. una media di 1 euro al mq). Per la tassa rifiuti il
costo del 2013 tiene conto degli aumenti per la copertura integrale
del servizio.

      Nel 2014, calcola la Uil, il costo medio della Taris sara' di
396 euro medi di cui 112 euro medi per la parte servizi e 284 euro per
la parte rifiuti. A Roma la parte rifiuti -se si prende come base
imponibile la rendita catastale- e' di 222 euro medi, a Milano 211, a
Palermo 94 .Se si prende in considerazione la base imponibile in base
ai mq. i valori si invertono: a Palermo si pagherebbero 116 euro medi,
a Roma 102 euro e a Milano 85 euro. . Nel frattempo, pero', i Comuni

nell'incertezza di risorse stanno attivando al rialzo la leva fiscale
con aumenti delle aliquote delle addizionali comunali Irpef. Ad oggi
infatti, su 1878 Comuni che hanno deliberato l'imposta (c'e' tempo
fino al 30 novembre), 584 (il 31,1%), hanno aumentato l'aliquota,
mentre soltanto 12 l'hanno ridotta.Il rischio e' una 'stangatina' di
23 euro medi a contribuente, passando da un esborso di 152 euro del
2012 ai 175 euro di quest'anno.

      "Si e' scelta la strada salomonica di abolire l'Imu per tutti
-avverte Loy- per poi reintrodurla il prossimo anno in forme e
modalita' ancora non bene definite, ma che avranno
sicuramenteripercussioni anche sugli inquilini.E' il sistema della
fiscalita' locale, nel suo insieme, che continua a presentare delle
incongruenze e disomogeneita' con la persistenza delle addizionali
Irpef, che pesano soprattutto sui lavoratori dipendenti e pensionati.
Ci aspettavamo dal Governo risposte diverse per diminuire la pressione
fiscale su lavoro e pensioni, che auspichiamo venga messa in primo
piano con la Legge di Stabilita'"

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