SAN PIETRO AVELLANA - L'eolico selvaggio in Alto Molise crea problemi anche all'osservatorio astronomico “Del Re”. Questa la denuncia fatta da Antonio Sorbo, nei giorni scorsi. Una denuncia che non è affatto piaciuta al sindaco di San Pietro Avellana, Di Ludovico. Ora il consigliere provinciale Sorbo ribadisce e spiega meglio la sua posizione con la nota che pubblichiamo di seguito.
"Come consigliere provinciale, ho il dovere di tutelare un bene di proprietà della Provincia, quale è l'osservatorio astronomico, per il quale l'Ente ha speso non pochi soldi pubblici e la cui perfetta funzionalità oggi è messa a rischio dalla presenza di pali eolici che interferiscono sulla visuale. - argomenta l'esponente della sinistra - Come Di Ludovico dovrebbe sapere, per un osservatorio astronomico una perfetta visuale è il requisito principale. Solo se il campo visivo è sgombro da disturbi ed interferenze, l'osservatorio può richiamare studiosi, esperti ed appassionati. Altrimenti la sua forza attrattiva viene fortemente limitata con conseguenze negative su una struttura che rappresenta una delle opere più significative realizzate negli ultimi anni dalla Provincia di Isernia che ha puntato molto su questo osservatorio per la promozione turistica del territorio altomolisano. Il sindaco Di Ludovico, da buon amministratore, avrebbe dovuto vigilare affinché ciò non accadesse. Il fatto che qualcuno dei pali eolici installati su quel sito interferisca con l'attività dell'osservatorio astronomico dimostra che l'amministrazione comunale di San Pietro Avellana, che ha competenze dirette sull'iter amministrativo, che non ha mai contestato nulla del progetto presentato, anzi ha rilasciato senza batter ciglio le autorizzazioni edilizie, e che aveva il dovere di vigilare, è stata quantomeno disattenta. Oggi la “negligenza” del sindaco e della sua amministrazione ha prodotto questa situazione che, nell'interesse dell'Ente Provincia, va risolta al più presto. Preciso che chi scrive non è contrario all'energia eolica, è contrario però all'eolico selvaggio che anche il sindaco Di Ludovico sta contribuendo a far proliferare anche, ad esempio, come componente del Consorzio Assomab che nulla ha fatto per impedire la realizzazione di impianti eolici sul pregiatissimo sito di Pietrabbondante. Da sindaco di un paese interno e di montagna Di Ludovico dovrebbe sapere che quel territorio ha come risorsa più importante proprio il paesaggio, l'ambiente, la natura. Un sindaco che dice che l'unico modo per far sopravvivere il proprio Comune è l'eolico, con la conseguente svendita del territorio, certifica il proprio fallimento come amministratore. Per la verità al primo cittadino di S. Pietro Avellana non dovrebbe mancare il modo di assumere tutte le informazioni necessarie, visto che, a quanto mi risulta, il figliolo lavora presso l'assessorato regionale all'Ambiente proprio nel servizio che istruisce le pratiche per gli impianti eolici. Infine non posso che condividere la parte delle dichiarazioni di Di Ludovico circa la necessità che l'amministrazione provinciale (ed aggiungo anche la Regione) si occupi di più dei problemi dei paesi dell'Altissimo Molise. Il “je accuse” circa lo spopolamento, la scomparsa dei servizi (scuola e sanità prima di tutto), il dissesto della viabilità, il taglio al trasporto pubblico è più che giustificato, ma certo non può essere indirizzato a chi, come il sottoscritto, è un semplice e ininfluente consigliere di opposizione che tra l'altro su questi temi si batte da tempo. Pertanto tale atto d'accusa lo sottoscrivo e lo giro al legittimo destinatario, l'amministrazione provinciale, ricordando a Di Ludovico che il collegio di cui fa parte il suo Comune ha espresso un assessore provinciale che si occupa di settori importanti, come il bilancio e la programmazione, Florindo Di Lucente, e che in giunta c'è un altro influente esponente eletto in Altissimo Molise, come l'assessore Francesco Del Basso, che si occupa, tra l'altro, della valorizzazione del tartufo e di edilizia scolastica. Le considerazioni del sindaco, che lamenta scarsa attenzione verso i problemi del suo territorio, chiamano in causa direttamente tali rappresentanti di quel territorio. Ma penso che la denuncia di Di Ludovico vada girata anche al presidente della Regione, Michele Iorio, soprattutto in tema di tagli ai servizi sanitari e al trasporto pubblico, e anche a chi, amministrativamente, ha avuto grandi responsabilità nella macchina burocratica regionale. Voglio ricordare che lo stesso Di Ludovico, fino allo scorso mese di gennaio (prima di andare in pensione), è stato uno degli uomini più potenti del Molise in quanto direttore generale del I Settore della Regione, quello che si occupa di Bilancio, Programmazione e gestione dei fondi europei. Direttore generale, tra l'altro, che godeva della piena fiducia di Iorio, come dimostra la sua nomina da parte del governatore a commissario straordinario della Comunità Montana di Venafro. Perciò è sicuramente apprezzabile questa chiara, condivisibile ed inequivocabile autocritica. Se lui, potente direttore generale della Regione Molise, ha fatto poco o niente (altrimenti non potrebbe lamentarsi) per le zone interne e di montagna, cosa può fare un povero consigliere provinciale di opposizione? Comunque raccoglierò le sue doglianze e le porterò in Consiglio provinciale. Nel frattempo spero che, dopo essere stato “disattento”, il sindaco si dia subito da fare per restituire all'Osservatorio astronomico la sua piena funzionalità. Evitando che la Provincia sia costretta – e non potrebbe non farlo – ad attivarsi in ogni sede per tutelare un proprio bene".