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Bracconieri in azione dentro la riserva Valle Santa Barbara

Sul posto Forestale, Carabinieri e Polizia provinciale

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CASTIGLIONE MESSER MARINO - Una battuta al cinghiale, con tanto di segugi, in zona e periodo vietato. E' l'ultimo episodio di bracconaggio che si registra a Castiglione Messer Marino, precisamente all'interno dell'azienda agrituristico venatoria "Valle Santa Barbara".

L'episodio, confermato dai Carabinieri e dalla Forestale intervenuti sul posto, si è verificato nella mattinata di oggi. 

La notizia è stata lanciata in rete, su facebook, da un cacciatore di zona. Questo il suo post:

"Sono stato contattato dagli addetti alla vigilanza che all'interno dell'azienda c'erano oltre venti cacciatori che facevano la battuta al cinghiale, con tanto di segugi e radio. Qualcuno della zona ha chiesto loro spiegazioni e hanno riferito che l'Atc Vastese ha detto loro che la riserva non esiste più, e che potevano andare tranquillamente".

Nei giorni scorsi la Provincia ha revocato le autorizzazioni all'esercizio delle attività venatorie alla riserva di Castiglione. Salvo ricorsi, i terreni potrebbero tornare nella disponibilità dell'Atc Vastese, ma al momento il tutto è bloccato. Resta il fatto che una battuta al cinghiale, visto che il prelievo dell'ungulato sarà possibile solo dal 2 ottobre prossimo, configura un atto di bracconaggio.

Sul posto, questa mattina, è intervenuta la Forestale di Atessa, ma all'arrivo degli agenti i bracconieri avevano già abbandonato la zona, facendo perdere le proprie tracce.

Anche i Carabinieri della locale stazione, al comando del maresciallo Di Pacrazio, sono stati avvisati. Gli agenti si sono recati sul posto, ma non hanno avuto riscontri diretti.

E anche una pattuglia della Polizia provincia pare abbia raggiunto il posto, ma anche in questo caso senza avere riscontri diretti dell'infrazione commessa.

Sempre secondo quanto riferito su internet dai cacciatori, pare che siano state prese le targhe di alcune delle autovetture utilizzate dai bracconieri. E domattina i titolari della riserva si recheranno in Procura per formalizzare una denuncia. 

 

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