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Il caso di Schiavi fa scuola in tutta Italia: un altro papà scrive ai Tiromancino

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LATIANO – Il consigliere comunale del partito di Fli di Latiano (Brindisi), Giovanni Bruno, padre di un ragazzo disabile, ha scritto una lettera al gruppo musicale dei Tiromancino, ospiti della prossima manifestazione fieristica paesana, chiedendo una parte del loro compenso da devolvere ai bambini disabili di Latiano a cui l’amministrazione comunale latianese avrebbe sottratto dei fondi destinati alla loro assistenza scolastica per pagare il cachet del gruppo romano.

«Oltre ad essere genitore di un bimbo con disabilità – scrive Bruno nella lettera – sono anche un consigliere comunale di Latiano, uno dei paesi inseriti nel vostro tour di questo periodo, dove verrete a suonare  il prossimo 5 Ottobre in occasione de “La fiera”. 
Si da il caso che in questa occasione – continua la missiva –  il Comune di Latiano, nella persona del sindaco e della sua giunta comunale (di centrosinistra, ndr), abbia commissionato il vostro concerto in un periodo di gravi ristrettezze finanziarie e che per provvedere al pagamento del cachet da voi richiesto abbia usato “indebitamente”, a mio giudizio e delle altre forze politiche di opposizione,  il “fondo di riserva” del sindaco deputato ad essere utilizzato solo in gravi e precise circostanze».
L’esponente politico fa sapere che «le ristrettezze finanziarie non hanno consentito la partenza dell’assistenza scolastica ai bambini diversamente abili e il sindaco, invece che tappare tale “buco” con il fondo di riserva», sta anticipando «soldi per la fiera e per il vostro concerto». «Uno scandalo senza precedenti ma soprattutto una vergogna per chi ne è stato causa, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini di Latiano e soprattutto creare le condizioni per lo svolgimento dei servizi essenziali soprattutto per i più deboli», prosegue il consigliere nella sua denuncia che si conclude con una richiesta: «Vi chiedo di fare ciò che non ha fatto la giunta ed il sindaco, per mancanza di sensibilità o competenza: donare una piccola parte del vostro compenso a tale causa, o se non fosse possibile  almeno che voi dedicaste una canzone del vostro repertorio ai bimbi disabili ed alle famiglie che vivono tale situazione».


I Toromancino in un precedente caso analogo, si sono rifiutati di rinunciare ad una parte del loro compenso per il concerto di ferragosto a Schiavi di Abruzzo, nel Molise, dove un gruppo di genitori chiedeva loro un aiuto per  migliorare i servizi delle scuole materne comunali. «Noi lavoriamo come tutti – è stata la loro risposta – e non siamo a conoscenza di ogni singola problematica legata alle amministrazioni locali delle location che ci ospitano e delle loro scelte. Credo che non sia giusto strumentalizzare un gruppo musicale, che come ho scritto sopra, suona per lavorare e mantenersi».

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