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Tares alla Provincia, Fangio lancia l'obiezione fiscale

La proposta dell'assessore: Teniamo i soldi in Comune e spendiamoli sul territorio

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Il cinque per cento della Tares, la tassa che tutti i cittadini stanno versando, andrà nelle casse della Provincia. Altro denaro pubblico, sborsato dai cittadini, che finanzierà le attività di un ente che ha dimostrato, sul campo, di essere completamente inutile. Qualche esempio: la viabilità al collasso oppure la mancata partenza del contenimento dei cinghiali, ma la lista potrebbe continuare per molto ancora. Qualche amministratore locale dell'Alto Vastese, allora, lancia una proposta, definita "obiezione fiscale": niente soldi alla Provincia, che tanto non li sa spendere, ma teniamo nelle casse dei Comuni quelle somme e le utilizziamo realmente sul territorio.

A lanciare quella che sembra una provocazione è l'assessore di Castiglione Messer Marino, Enzo Fangio.

In una nota scrive: "In questi giorni abbiamo assistito all'ultimo atto della commedia teatrale messa in scena dai nostri rappresentanti provinciali che negli ultimi quattro anni si sono addossati la responsaboilità dei debiti che attanagliano l'ente. Il presidente Di Giuseppantonio ha annunciato che la Provincia eviterà il dissesto finanziario grazie al decreto “salva enti” dicendoci  praticamente che "l'operazione è perfettamente riuscita ma il paziente è morto”. Infatti la  Provincia ha beneficiato di un prestito di 6 milioni e 400 mila euro dallo Stato che dovrà essere restituito in dieci anni. Dalla sponda opposta ha replicato  un esponente dell'opposizione, Tommaso Coletti, dicendo: “ma come, quando ve lo abbiamo consegnato, il moribondo respirava ancora”. Alla fine della conferenza stampa il presidente ha ringraziato tutti  tranne chi realmente ha assistito all'agonia della Provincia vivendo quotidianamente i disservizi e toccando con mano l'abbandono a cui sono stati relegati e cioè i cittadini delle zone interne e in particolar modo quelli dell'Alto Vastese.  La cosa ancora più grave è che mentre la salma sta per essere tumulata, infatti a maggio alla fine del mandato arriverà un commissario o  un consiglio di sindaci, con un ultimo sussulto è riuscita ad infilare le mani nelle tasche dei cittadini chiedendo a tutti i Comuni di girare nelle casse vuote dell'ente il 5 % della odiata Tares. Con un atto di coraggio Di Giuseppantonio avrebbe potuto chiamarla la tassa del caro estinto. Per gli abitanti dell'Alto Vastese pagare questo balzello provinciale fa ancora più rabbia perchè dopo anni di abbandono e di inutili proteste i nostri governanti si sono dimostrati sordi e ciechi alle istanze provenienti dal territorio, basta guardare in che stato versa il sistema viario. Proprio per questo, considerando che il Comune di Castiglione dovrà versare circa 12mila euro, al prossimo Consiglio comunale proporrò di attuare una sorta di OBIEZIONE FISCALE, verso la tassa del caro estinto. Con quei soldi potremmo iniziare ad aggiustare alcuni tratti di strade provinciali come il chilometro che collega Castiglione e la frazione Padulo, ridotto ormai a mulattiera, o  asfaltare la provinciale via J F Kennedy diventata un tappeto vibrante a causa dei numerosissimi dossi che si sono formati. Sarebbe un atto di protesta da estendere a tutti i Comuni che vengono usati solo come esattori. La domanda che in questi giorni i cittadini ci pongono è: “Perché dobbiamo dare questi soldi alla Provincia? Perchè continuiamo a farci rapinare?" Io una risposta non so darla, so solo che non vogliamo contribuire a pagare i manifesti funebri e che i soldi che riusciremo a trattenere potranno parzialmente servire come forma di risarcimento per la lenta eutanasia a cui le nostre istituzioni ci stanno condannando. La mia può sembrare una provocazione, ma non lo è, invito invece tutti i sindaci della zona a fare fronte comune per utilizzare i soldi versati per la viabilità e la scuola, unici compiti della Provincia".

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