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Frattura ha carta bianca: potrà querelare i giornalisti

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La casta minaccia querele. Il palazzo del potere si ribella agli attacchi continui che arrivano dall'informazione, tra l'altro foraggiata dalla stessa politica, e annuncia guai giudiziari per i poveri giornalisti. Lesa maestà, il crimine torna di moda. 

Non è la cronaca di quanto avviene in una dittatura comunista o in uno stato canaglia orientale, ma la realtà che si registra in Molise. Oggi, nel 2013. 

L'ufficio di presidenza della Regione, composto da Vincenzo Niro, Cristiano Di Pietro, Filippo Monaco, Domenico Di Nunzio e Giuseppe Sabusco,  ha dato mandato al presidente e governatore Frattura di percorrere "ogni iniziativa ritenuta utile al fine di tutelare l'immagine e il decoro della Istituzione regionale".

Tradotto dal politichese significa che il governatore Frattura ha carta bianca e potrà querelare i giornalisti che probabilmente con i loro scritti offuscano "l'immagine e il decoro della Istituzione regionale". Come se non bastassero già loro, i politici, ad offuscarla quella presunta decorosa immagine. 

Le premesse della "licenza di uccidere" sono diverse, contenute nella delibera che pubblichiamo in basso a beneficio dei lettori.

I rappresentanti della classe politica molisana scrivono: "Premesso che alcuni quotidiani regionali hanno espresso nei confronti dei rappresentanti della Istituzione regionale giudizi che forniscono alla collettività amministrata una falsa rappresentazione della realtà storica;

che tale disinformazione continua oggi anche sulla stampa on line;

che tali fatti sono mirati a screditare il ruolo e le iniziative dei singoli consiglieri;

che di recente alcuni cittadini, dichiarandosi indignati per alcune iniziative legislative, hanno manifestato davanti ai cancelli del Consiglio regionale del Molise;

che è in corso, quindi, una persistente campagna denigratoria nei confronti dei singoli consiglieri e della Istituzione regionale;

che appare opportuno tutelare le prerogative proprie dei consiglieri regionali e della Regione Molise".

Tutto ciò premesso Frattura ha avuto carta bianca e ora inonderà le Procure molisane di querele nei confronti della stampa.

Giornalisti avvisati, mezzi salvati. Il nuovo volto della politica molisana è questo, molto simile, se non coincidente a quello precedente. L'arroganza adagiata comodamente su strapagate poltrone. Politici di sinistra, magari con il suv in garage e la barca ormeggiata, degni rappresentanti di partiti democratici che si riempiono la bocca di libertà, democrazia e tolleranza. 

E intanto su facebook arriva caustico il commento del consigliere regionale del Movimento 5 stelle, Antonio Federico: "La tutela del decoro e dell'immagine dell'Istituzione regionale" va promossa e garantita da una Delibera dell'Ufficio di Presidenza o dalle giuste e trasparenti azioni dei suoi rappresentanti?".

Lapalissiano.

 

 

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