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Carunchio: il sindaco ribatte ai "sermoni" di Turdò

La lettera aperta ai concittadini di Gianfranco D'Isabella

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CARUNCHIO - Il sindaco di Carunchio, Gianfranco D'Isabella, replica alle accuse di Antonio Turdò, e lo fa con una lettera aperta indirizzata ai suoi concittadini.

 

Cari Cittadini,
ritengo sia doveroso, in qualità di Sindaco di questo Comune ma non da ultimo in qualità di cittadino di Carunchio, presentare all'attenzione dei miei concittadini alcune precisazioni e riflessioni su quanto, negli ultimi tempi, il sig. Antonio Turdò, che ha costituito un comitato cittadino, asserisce con riferimento alle gestioni di alcuni servizi pubblici che questo Ente garantisce.
La Comunità Carunchiese non ha certamente bisogno di sermoni e comizi da balcone (peraltro non più di moda..) e questo per un motivo molto semplice: nel momento di scegliere la guida del Paese ha da sempre mostrato, nei fatti, ragionevolezza, coerenza ma soprattutto ha ricercato la Verità nei comportamenti amministrativi e nelle azioni di Governo locale.
Qualche mese fa il sig. Antonio Turdò,  in un articolo fatto pubblicare su "Il Centro", asseriva che i cittadini carunchiesi sono "ABBOTTATI" di tasse, riferendosi al fatto che l'aliquota IMU sulle seconde abitazioni fosse stata adeguata dallo 0,76 allo 0,86 per mille.
Al di là dell'espressione dialettale molto simpatica, forse il sig. Turdò non sa, o non vuole sapere, che tale innalzamento è stato praticamente obbligato per assicurare, in un periodo di forte crisi economica generale, un bilancio di conti dignitoso, che potesse garantire dei servizi all'INTERA collettività, dal momento che questa Amministrazione non ha scelto la strada di fare "cassa" con gli autovelox e non ha scelto di coprire il territorio di PALE EOLICHE, che  sarebbero state installate magari anche su terreni privati di pochi, i quali avrebbero  ricevuto comunque un reddito personale a scapito dell'impatto ambientale e quindi a scapito degli altri.
Sul suo giornale on line il sig. Turdò ha denunciato che i cittadini carunchiesi sono VESSATI da questa Amministrazione che applica una tassa regionale e invia accertamenti ICI..
A tal proposito, Turdò mostra di non sapere, o non vuole sapere, che i Comuni (quindi anche Carunchio) non hanno alcuna discrezionalità nel non far pagare i canoni degli usi civici di chi possiede immobili gravati da questo onere, per il semplice motivo che il Comune deve applicare la legge. Così anche per gli accertamenti ICI che sono stati certamente inviati a chi non era in regola con questo tributo, o per aver pagato meno del dovuto e per non aver pagato nulla…
Capisco che ricevere accertamenti di tasse o tributi non è piacevole per nessuno, ma bisognerebbe fare esame di coscienza in proposito ed in termini di giustizia sociale e di equità contributiva, per cui rimango perplesso, a dire poco, per quanto asserito  soprattutto se proviene da chi si erge a fautore della legalità e della equità.
Sicuramente il sig. Turdò non sarebbe caduto in un simile banale errore se si fosse (o fosse stato) adeguatamente informato in proposito prima di rilasciare così superficialmente e senza cognizione dichiarazioni in materia.
Ancora, è bene che si sappia che il servizio di Pediatria non è mai stato dismesso in questo Comune; ha semplicemente modificato gli orari di ricevimento presso l'ambulatorio medico, ma di ciò  non si rende alcuna colpa alle dichiarazioni di Turdò, considerando che lui non vive la realtà di Carunchio, impegnato com'è per il suo lavoro oltre confine territoriale. Sarebbe bastato una minima informazione a tal proposito.
Che il Comune di Carunchio possa ancora fruire in loco di un servizio così importante è il prodotto di un impegno costante di quest'Amministrazione Comunale; basta osservare gli altri Paesi per dare la propria risposta all'impegno da sempre garantito dall'Amministrazione da me guidata. Il servizio di Pediatria è e resta in Carunchio, nonostante il piano di razionalizzazione della spesa regionale imposta dalle leggi dello Stato: ciò è il frutto del colloquio costruttivo, delle rispettose relazioni istituzionali e talvolta anche della forza nel sottolineare e rivendicare le Nostre esigenze di Collettività presso le dirigenze e le autorità competenti.
Ugualmente con l'assistenza sanitaria di base: non vi è stato alcun disservizio da quando l'ufficiale sanitario è andato in pensione e questo perché QUESTA AMMINISTRAZIONE e la mia PERSONA si sono da subito attivate in merito. Non si è perso tempo prezioso in attesa degli eventi, non si è perso tempo nel lanciare dichiarazioni, comunicati e piagnistei ma ha immediatamente concretizzato le necessità  di una intera Collettività presso la ASL.
Ugualmente per la guardia medica; forse il sig. Turdò non sa, o non vuole sapere, che il Presidente della  Regione - Giovanni Chiodi – ha avviato un piano di riordino che non vedrà escluso il Comune di Carunchio (Vedi articolo stampa Assessore Mauro Febbo del 29 Ottobre 2013) .  Anche in questo caso una corretta informazione di quanto avviene in Regione avrebbe prodotto risultati più utili di una petizione popolare che ha il solo scopo di agitare inutilmente la pace sociale per trarne esclusivamente profitti personalistici (e personalizzati all'occorrenza)  per campagne elettorali future di dubbi risultati.  E quando parlo di PACE SOCIALE non mi riferisco certamente alla quiete e all'accondiscendenza passiva a chi guida il Paese, quanto piuttosto alla capacità di relazionarsi nel bene dell'intera collettività che ha da sempre caratterizzato Carunchio anche negli "scontri dialettici" che rappresentano  solo la capacità e la voglia  di ciascuno di noi di VIVERE  il Paese e per il Paese.
Le TASSE, cari concittadini, non piacciono a nessuno, ma quando il sig. Turdò  ha formato il Comitato "NO TARES" indicendo un referendum popolare consultivo per recedere dall'Unione dei Comuni del Sinello,  non spiega né propone come organizzare un sistema di raccolta rifiuti differenziata e a quali costi per i cittadini, per cui restiamo in attesa che il Comitato, che svolge anche attività propositive, presenti un piano di riordino del servizio, a norma di legge statale e regionale, che dimostri i minori costi rispetto a quelli attualmente praticati in termini di tributi. Sicuramente quest'Amministrazione lo vaglierà.
Tutto ciò che è positivo per il cittadino è positivo per questa Amministrazione.
Probabilmente l'impulsività caratteriale del sig. Turdò ha fatto sì che si percorressero simili strade, cosa che non sarebbe forse accaduta se avesse avuto maggiore cognizione e consapevolezza di un bilancio, che non può essere certamente letto solo in riferimento alle entrate (tributi) ma anche alle uscite (costi dei servizi). Poiché il bilancio è quello dell'Unione dei Comuni del Sinello, il sig. Turdò avrà ampia soddisfazione in qualità di Presidente del Comitato di relazionarsi con chi di dovere.
Ma è inquietante però quanto afferma Antonio Turdò nel riferire e denunciare che in Carunchio vi sono case diroccate e ruderi che hanno dovuto pagare il tributo per il servizio di nettezza urbana. Invito sicuramente il sig. Turdò a fornire, anche in riserbo d'ufficio, nomi e cognomi di contribuenti e sarà mio preciso compito e dovere attivarmi perché si giunga a correggere immediatamente  questa situazione, addebitando ogni responsabilità a chi ha operato in modo scorretto. E' chiaro che in mancanza di una denuncia circostanziata e dimostrata ogni parola resta in ambito squisitamente propagandistico e personale.
Per concludere: ben vengano azioni collettive da parte di cittadini che intendono sedersi ad un tavolo di confronto propositivo e democratico con quest'Amministrazione, ma questa stessa Amministrazione ha da sempre respinto e condannato ogni forma di strumentalizzazione del cittadino ignaro, da cui trarre un beneficio a vantaggio di pochi, che affacciandosi alla finestra di prossime tornate elettorali cercano in tutti i modi, alterando la Realtà e lo Stato dei fatti, di ottenere una visibilità purtroppo per loro "fantasmina"..

Il Sindaco di Carunchio
(geom. Gianfranco D' Isabella)

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