Partecipa a Alto Molise

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Tutto Agnone in chiesa per il Piccolo Natale

Stamane, prima dell'alba, l'antica tradizione della Pastorale

Condividi su:

La Pastorale porta tutto Agnone in Chiesa
La prima ‘Pastorale’ conferma il suo successo. La Chiesa di San Marco stracolma, come sempre.
È ancora buio e le strade del centro storico agnonese sono già vive; i portoni delle case si aprono e gente si riversa nei vicoli in direzione San Marco. Come vuole la tradizione, il 21 novembre, in occasione della festa della Madonna delle Grazie,  viene suonata per la prima volta la ‘Pastorale’, una composizione natalizia ideata nell’ottocento da Luigi Gamberale.
L’usanza affonda le sue radici nell’epoca della transumanza quando i pastori erano costretti a trascorrere il giorno del 25 dicembre lontani da casa poiché i freddi inverni molisani li obbligavano a spostarsi con il bestiame verso le Puglie. Perdere il Natale per quei pastori era così doloroso che si pensò di anticipare la festività proprio per lenire questa sofferenza. Nacque così il Piccolo Natale.
Oggi, a distanza di anni, la celebrazione del piccolo Natale, non ha perso il suo significato e la cittadinanza accorre numerosa nella chiesa madre tutti gli anni per dare seguito a questo antichissimo costume. Cosa strabiliante è la presenza dei giovani che partecipano all’evento. Perfino il gruppo di musicisti, che con i loro strumenti caricano ancor più l’atmosfera di sentimento, è composto perlopiù da ragazzi e ragazze. L’aria nella grande chiesa è solenne. La musica riecheggia nella navata singola e i canti ricordano a tutti i presenti che il Natale si avvicina riportando alla memoria anche vecchi ricordi. Non è raro scorgere qualcuno tra i presenti mentre versa qualche lacrima.
Quest’anno a celebrare la funzione il Vescovo della Diocesi di Trivento, monsignor Angelo Domenico Scotti che durante la messa ha ringraziato i presenti: “È un atto significativo. Essere qui vuol dire essere parte di una comunità e rendersi partecipi di questa oltre che ricordare le proprie radici. Oggi smarrire la memoria, sarebbe disastroso. L’umanità tutta ha bisogno di ricordare
Molti sono gli agnonesi che non hanno mai partecipato a questa funzione o che hanno smesso di farlo da qualche anno. Risulta difficile capire come ci si possa dimenticare di partecipare ad una così caratteristica funzione. Un ponte diretto tra passato, presente e futuro.

Condividi su:

Seguici su Facebook