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Guardie mediche, Venosini impugna i tagli

Depositato il ricorso al Tar contro il decreto firmato da Chiodi

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CELENZA SUL TRIGNO - Impugnato, davanti al Tar Abruzzo, il decreto che ha soppresso le sedi di guardia medica nell'Alto Vastese.

A darne notizia il sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosi, che ha incaricato un legale, in nome e per conto del Comune, al fine di ricorrere contro il provvedimento n. 61 del 27.08.13 siglato dal commissario ad acta per la sanità, Gianni Chiodi. Il ricorso è stato depositato nei giorni scorsi. Parallelamente un altro ricorso al Tar è stato prodotto dal comitato delle guardie mediche. 

"Il decreto impugnato - spiega il sindaco Venosini - prefigura una riorganizzazione del servizio sanitario nel territorio regionale abruzzese: esso, in particolare, dispone il ridimensionamento del numero dei punti in atto delle sedi di Continuità Assistenziale eliminando, tra l’altro, la sede di Celenza sul Trigno. Il provvedimento di Chiodi dispone la soppressione della postazione di guardia medica con sede in Celenza sul Trigno, ma anche quelle di Carunchio, Dogliola, San Giovanni Lipioni, Torrebruna, Tufillo, accorpando il servizio in oggetto nella sede di Palmoli mantenuta attiva. La soppressione della postazione della guardia medica quale struttura deputata ad affrontare interventi urgenti comporta un nocumento per la popolazione di riferimento. L’amministrazione comunale ha diritto a tutelare l’esigenza dei propri cittadini a ottenere una risposta sanitaria pronta, efficace e adeguata. Inoltre non risulta indicato il criterio seguito per individuare le postazioni da sopprimere. Va poi osservato che la scelta di mantenere attiva solo la postazione del Comune di Palmoli si rivela arbitraria e assolutamente non condivisibile. Dagli atti si evince che tale scelta è stata portata avanti in seguito alla riunione del Comitato Ristretto dei Sindaci nella seduta del 28.11.2012, verbale n. 4.2012. Né emerge il perché l’ASL e il Commissario ad Acta hanno ritenuto di sposare tale decisione".

 

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