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"CON DE VITA SINDACO AGNONE HA PERSO CINQUE ANNI"

Duro affondo del gruppo di opposizione Rinnovare al primo cittadino

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AGNONE - “La riconsegna delle deleghe e la replica del Sindaco che parla di personalismi all’interno della maggioranza rappresentano, di fatto, la parola fine al secondo mandato di De Vita a cui, da buon medico, chiediamo di prendere atto della situazione e smetterla con questo “accanimento terapeutico”. Questi fatti ci impongono, quindi, di chiedere immediatamente una verifica di maggioranza per scoprire che cosa può tenere ancora uniti gli assessori ed i consiglieri dissidenti”. Lorenzo Marcovecchio e Danilo Di Nucci, capogruppo e consigliere di opposizione del gruppo “Rinnovare”, intervengono decisi su quanto sta accadendo all’interno della maggioranza di centrodestra. “La riconsegna delle deleghe dei cinque dissidenti rappresenta l’ennesimo tassello che viene meno di un puzzle a cui mancava il collante per reggersi da solo.Se da un lato è, la riconsegna delle deleghe, un atto che può far sorridere – proseguono Di Nucci e Marcovecchio - per noi dell’opposizione rappresenta un motivo su cui riflettere”. Solo poco più di un anno fa si è tenuta una campagna elettorale fatta di colpi bassi tesi ad indebolire l’avversario. Prima, però, si è svolta la “campagna acquisti” – rievocano i due esponenti della minoranza - volta non ad individuare futuri amministratori ma solo ed esclusivamente pedine da utilizzare a proprio uso e costume. Noi di Rinnovare ci ribellammo a questo e, pur rinunciando a comodi ”posti al sole” – precisano - affrontammo la battaglia con insperati risultati perché convinti nell’inutilità del modo accentratore di governare e della pericolosità del legame ad amministratori Regionali a cui non ci si può ribellare perché legati da un vincolo. Il tempo è stato galantuomo. Infine Di Nucci e Marcovecchio puntano il dito sull’immobilismo della gestione De Vita accusata di aver perso tempo senza ottenere niente l’intero mandato. “Le denunce, che oggi fanno i dissidenti, di mancata attuazione del programma elettorale, di sostanziale blocco a qualsiasi proposta di investimento tesa a creare opportunità di lavoro e sviluppo, del silenzio che è sceso sulla mannaia dei tagli indiscriminati al nostro territorio, è quanto noi dicemmo circa un anno fa. Ciò significa che la città di Agnone non solo è rimasta ferma nei cinque anni della precedente amministrazione De Vita, ma che l’immobilismo è rimasto inalterato anche in questo anno di nuova legislatura. Ed in questi sei anni non solo si sono perse numerose opportunità ma, per ironia della sorte, ci è stato sottratto anche ciò che avevamo”.
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