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Archeologia, Adriano La Regina: "Torniamo a scavare a San Lorenzo"

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AGNONE - Una carrellata di interventi ha riempito la conferenza di presentazione del Parco Archeologico dell’Alto Sannio tra i quali quello prettamente storico-archeologico del professor Adriano La Regina.
La Regina nel suo discorso ha tracciato un quadro archeologico d’insieme fra alto Molise e alto Sangro-Vastese. Definendole “le terre dove l’Italia nacque”, lo studioso ha citato numerosi ritrovamenti archeologici che testimoniano la presenza sannita su questi territori. Non potevano mancare all’appello le famose “mura di una villa romana” site poco prima dell’entrata ad Agnone in località San Lorenzo. “Agnone ha sempre avuto un ricco commercio di antiquariato e proprio per questo motivo, molti oggetti si trovano in numerosi musei, al di fuori dei confini italiani. Per quanto riguarda le mura (in foto, ndr), testimoniano che sia fatto qualche passo indietro; si tratta di ritrovamenti che sono stati abbandonati ed ora sono vittime degli agenti atmosferici e della natura.” ha spiegato La Regina.
Durante il suo discorso, lei ha detto che i resti agnonesi non sono appartenenti ad epoca romana bensì ad un qualcosa di precedente.
“Be’ si! So che furono fatti dei sondaggi e che da questi risultò che i ritrovamenti fossero di epoca romana. Tuttavia, io ritengo che quanto rinvenuto sia un qualcosa di aggiunto ai reperti italici. Nel 1964 studiai quel muro lungo svariati metri e giunsi alla conclusione che non potesse essere altro che parte di una recinzione di una fortificazione Italica. Ora pensiamo se questo cordone circondasse tutte le Civitelle? Si tratterebbe di una vasta area archeologica che potrebbe darci la possibilità di studiare ancora gli Italici nonché di fornire lavoro ai molti studiosi, ai giovani che cercano un impiego nel settore.”
Cosa proporrebbe di fare lei?
“Partiamo da quelle mura e ricominciamo a scavare. Qualcosa verrà fuori!”

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