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V-Day: l'onorevole Leva fa pure l'offeso

Il parlamentare molisano commenta sdegnato le dichiarazioni di Grillo a Genova, ma ha perso il senso della realtà

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"Piu' che il V-Day, quello di Grillo sembra il giorno della follia. Folli i toni, folli i contenuti, utili solo a confermare l'inconsistenza delle proposte del comico genovese".
Lo afferma Danilo Leva, responsabile Giustizia del Pd, parlamentare molisano.

      "Come lui stesso ammette, non ha saputo andare oltre al solito populismo becero e rancoroso, alternando liste di capri espiatori, al vagheggiamento di ricette applicabili solo nel mondo della fantasia o in un passato che non ritornera' piu'. Tutto questo, senza farsi mancare il solito, inaccettabile attacco al Presidente Napolitano, cui va la nostra solidarieta'. Tuttavia, quella di Grillo e' una follia che ha un obiettivo ben preciso: incendiare il Paese, creare il caos per poi tentare di raccoglierne i frutti alle urne. Pur di vincere, Grillo e' disposto a portare l'Italia al disastro. Sappia fin da ora - conclude Leva - che noi non lo consentiremo".

Insomma, un Danilo Leva sdegnato, irritato e quasi incazzato (ammesso che l'onorevole Leva sappia incazzarsi, ndr). 

E cosa avrà mai detto di tanto grave il povero Grillo? Scopiazzando dalle agenzie di stampa riportiamo qualche "inaccettabile" dichiarazione di Grillo.

"I senatori a vita vanno aboliti immediatamente".

"Vogliamo un referendum per rimanere o dentro o fuori l'euro, perche' siamo stati truffati, quando siamo entrati dentro non ci hanno detto niente". 

"Dieci Paesi -ricorda Grillo- sono fuori dall'euro e vanno abbastanza bene, non sono a rischio default. Non dobbiamo parlare con la Merkel, ma dobbiamo parlare con Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, i Paesi del Mediterraneo, andare li' e dire c'e' lo date ad una velocita diversa con il 20 per cento di svalutazione. Ma non accetteranno mai".

      Grillo attacca poi "questi economisti della Bocconi che sono la rovina di questo Paese, che non ne azzeccano una da 50 anni. Basta con il fiscal compact -attacca ancora il leader del Movimento 5 stelle- basta il pareggio di bilancio, abbiamo perso la sovranita' monetaria, la sovranita' economica".

"Se c'e' da mattere un dazio lo metteremo, cosi' proteggermo i nostri prodotti. I cinesi si stanno comprando il Paese. Voglio mettere dei blocchi".

"Siamo populisti arrabbiati".

"Si sono messi in tre a fare un governo in una notte, abbiamo pronto l'impeachment per Napolitano, se ne deve andare".

 

Eccole qui le incredibili e terribili dichiarazioni di Grillo, quelle che hanno fatto accapponare la pelle all'onorevole Leva.

Che però a ben vedere sono concetti e posizioni condivisi da milioni di italiani, ad esempio quelli che hanno votato per il M5S. Anzi, sono affermazioni di buonsenso, condivise sicuramente anche da molti italiani che hanno votato per il Pd o per il Pdl. Ma vallo a spiegare a Leva, per il quale conta solo il partito che lo ha nominato deputato, la lealtà verso l'inutile governo dell'inciucio e la leccata d'ufficio al presidente della Repubblica, intoccabile e nemmeno criticabile.

"Pur di vincere, Grillo e' disposto a portare l'Italia al disastro", ha tuonato sdegnato Leva.

Il problema, caro onorevole molisano, è un altro: gli altri, Pd e Pdl, compresi quindi i tuoi amici di partito (che un tempo si chiamavano compagni, ndr) l'italia al disastro ce l'hanno già portata. Ed è per questo che alle prossime elezioni non vinceranno e daranno così campo libero a Grillo. Siamo pronti a scommetterci. Tu no?

effebottone@gmail.com

 

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