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PUBBLICO-PRIVATO, ESEMPIO DI EFFICIENZA A CASTEL DEL GIUDICE

Nate tre società che operano nell'ambito agricolo, del sociale e del turismo. Intervista al sindaco Cavaliere

redazione
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Castel del Giudice – Coinvolgere i cittadini nelle scelte di sviluppo della comunità e trasformare dove possibile elementi di debolezza in risorsa. Così a Castel del Giudice, comune altomolisano al confine con la provincia de L’Aquila, sono nate tre società che si occupano di portare avanti iniziative in ambito agricolo, sociale e turistico. Società nate grazie alla partecipazione diretta dei cittadini in qualità di soci investitori che hanno consentito di sviluppare un azionariato popolare, dopo che il territorio ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14000. “Stiamo lavorando nella direzione dell’ecosostenibilità, delle energie alternative, del turismo, coinvolgendo però attivamente la cittadinanza e cercando collaborazione con i Comuni vicini – afferma il sindaco Giuseppe Cavaliere - questa è la nostra formula per uscire dalla crisi e far fronte alle ristrettezze in cui le amministrazioni si trovano”. Ma entrando nel dettaglio di cosa si occupano le tre società? Una di queste – spiega ancora Cavaliere - recupera terreni agricoli in abbandono dove vengono coltivate biologicamente mele, susine, ciliegie, fragole, farro, con relativa trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. La seconda spazia nel campo del sociale e della comunità. “Mediante la riconversione della scuola elementare, chiusa da diversi anni per mancanza di iscritti – riprende il primo cittadino di Castel del Giudice - garantisce accoglienza, assistenza sanitaria, prestazioni di recupero a persone non autosufficienti, anziani e disabili, offrendo lavoro a diverse persone”. L’ultima vede tra i soci il Comune, partner privati e il coinvolgimento dei proprietari degli immobili destinati ad essere recuperati, si ha l’obiettivo di dare nuova vita al Borgo Tufi, un prezioso esempio di architettura rurale, ben conservato nelle sue caratteristiche originarie, con un progetto di turismo ecologico e con la tipica struttura dell’ “Albergo diffuso”. Ma non è tutto. Perché a Castel del Giudice hanno le idee chiare anche in merito alle energie alternative. “ Infati – conclude il sindaco - malgrado la difficoltà di realizzazione dovuta al lungo iter burocratico, stiamo cercando di ampliare il parco eolico, cedendo l’utilizzo dei terreni ad aziende private in cambio di royalty. Questo ci permetterà di avere maggiori risorse da investire sul territorio e di sviluppare l’uso di energie alternative ad impatto zero sull’ambiente”. Insomma, un vero esempio di quando pubblico e privato riescono a sposare l’esigenze di un intero territorio e dei suoi abitanti.
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