Precariato, tagli ai posti di lavoro e chiusura di aziende sono all’ordine del giorno. Non fanno quasi più notizia. Tuttavia che succede se qualcuno, in politica, ti assicura che lotterà per la tua ditta e per i tuoi colleghi? E se il politico in questione è il governatore Paolo di Laura Frattura?
Dire che ci si possa infuriare è minimizzare. Altomolise.net ha ricevuto una lettere in cui una ex-dipendente della Gam Molise si sfoga: “Sono trent’anni che lavoro in questa azienda e questo è il terzo fallimento che subiamo e sempre per colpa dei nostri porci politici e manager. Hanno mandato a casa 800 persone”. Così riassuma la situazione la donna che, chiaramente, è esausta di una situazione che si trascina avanti da tempo.
Non solo! Dicembre, con il Natale alle porte, non è il momento migliore per affrontare un licenziamento. La stessa signora chiede: “Come mangeremo? Come potremo dormire tranquilli, guardare i nostri figli e dir loro ‘a Natale Babbo Natale non verrà!’? Come potremo pagare le bollette? Come potremmo non sentirci sfruttati? Vorrei far sentire loro come ci sentiamo. Noi che abbiamo dato tutto per questa azienda e trovarsi ora soli e abbandonati. Il loro, sarà un Natale bello, pieno. I loro figli si metteranno a tavola alla Vigilia e saranno felici. Tanto costa interessa a loro? Loro hanno i portaborse!”
L’ex-impiegata, è anche una madre. La situazione è straziante tuttavia, qualche speranza la ripone nei sindacalisti ai quali si rivolge dicendo: “Spero tanto che da domani tutti coloro che si definivano i sindacalisti dell’azienda si sveglino e che, una volta per tutte, vadano dalla nostra parte” prima di lanciare un grido di speranza a tutti i suoi colleghi “La guerra non è finita. Lottare, lottare. Resistere, resistere” prima di sfidare la classe dirigente “Visto che credo di avere tra le mie amicizie voi politicanti della regione Molise, vi chiedo di rispondere a questa signora… Se non lo fate, vi garantisco che vi tartasso ad ogni ora del giorno.”
Letto?
La storia qui sopra è quella di una donna come le altre che, seppure esasperata dalla situazione non smette di lottare. Ci si augura che la classe politica prenda atto del grido disperato dell’intera classe media e si adoperi attivamente per risolvere il problema dell’occupazione di questi dipendenti. Naturalmente queste colonne saranno liete di ospitare qualsivoglia intervento o risposta.