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Pari opportunità, il Psi molisano chiede al Governo maggiori risorse

Interpellato il presidente Paolo Di Laura Frattura

redazione
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Dal Partito Socialista del Molise riceviamo e pubblichiamo. 

La Ministra per le pari opportunità Josefa Idem si è dimessa. La sua delega è stata assegnata dal Governo Letta alla viceministra del lavoro Maria Cecilia Guerra. Dopo 5 mesi di attività ha pensato di tagliare le risorse destinate alle consigliere di parità. Sappiamo bene che l’organismo è referente del Ministero del Lavoro e delle Pari Opportunità ed è una figura istituzionale preposta a tutelare i soggetti discriminati soprattutto sui luoghi di lavoro. Siamo però allo stesso modo convinti che le istituzioni regionali, anche se non responsabili di quanto accaduto, possano in un certo modo sopperire alle carenze ministeriali. In Molise il referente è Giuditta Lembo, dal 2003 punto di riferimento per tutte le donne molisane che hanno subito ingiustizie e violenze sul posto di lavoro; una Regione la nostra che, lo ricordiamo, per ora non è ancora dotata di un centro antiviolenza e antimobbing che possa sostituire, anche parzialmente, il lavoro prezioso della nostra consigliera.

Le riassumiamo in breve quanto accaduto. E’ di qualche giorno fa la proposta di schema di decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità e del Ministero dell’Economia e delle Finanze che conteneva il riparto del Fondo per le attività delle Consigliere di Parità.
Da un lato gli ultimi decreti legislativi hanno provveduto a potenziare per alcuni casi la figura istituzionale della Consigliera di parità, considerato che l’impegno dei lavoratori e delle lavoratrici è notevolmente aumentato visto lo stato di crisi che attanaglia adesso il mondo del lavoro.
Dall’altro lato il Ministero del Lavoro con delega alle pari opportunità ha umiliato le consigliere di parità sottoponendole a un trattamento economico quasi ridicolo.
Per il Molise hanno predisposto un budget di 823,22 euro da ripartire con le due Province CB e IS per l’anno 2013 ed un indennizzo mensile per l’attività svolta dalla Consigliera di Parità Regionale pari a 16 euro lorde mensili, rispetto alle 180 euro lorde mensili dell’anno 2012.
La Consigliere di Pari Opportunità, come tutte la sue colleghe sul territorio nazionale, senza lamentare nulla ha continuato ugualmente a lavorare nel silenzio per l’alto senso di responsabilità che ha, pensando di non poter abbandonare tutto quello che nel corso degli anni ha conquistato con lunghe ed estenuanti battaglie per garantire quei diritti che i lavoratori e le lavoratrici si vedono molto spesso violati.
Trattasi di una inaccettabile umiliazione a cui va posto un freno. Si tagliano le gambe a un organismo di garanzia che sul territorio resta un importante punto di riferimento per chi subisce tutti i giorni ogni sorta di discriminazione.
Il Partito Socialista chiede con questa nota al Presidente Paolo Di Laura Frattura che intervenga in sede di Conferenza Stato Regioni, dove lo schema di decreto sarà discusso, affinché le condizioni di lavoro delle Consiglieri di Parità possano migliorare sensibilmente e arrivare quantomeno alla situazione economica del 2012.

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