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Petraroia: progettualità e chiarezza sugli obiettivi possono salvare la montagna

A Carovilli su iniziativa de "Il Glicine" si è discusso sul futuro dell'Alto Molise

redazione
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CAROVILLI - "Rigore, razionalizzazione, risparmio e reinvestimento": queste le parole d'ordine lanciate dal Vicepresidente e Assessore della Regione Molise, Michele Petraroia, al temine dell'incontro che si è tenuto a Carovilli sul tema: "Alto Molise: un territorio in agonia".
"Anche nelle attuali difficoltà economiche, anche se gli strumenti a disposizione della programmazione sono modesti, anche se il debito pubblico rappresenta un cappio al collo e siamo tutti obbligati ad adottare politiche di rigore, a partire dai territori, esistono ancora degli strumenti a disposizione per invertire il trend storico – ha spiegato Petraroia – la cosa fondamentale è che non si deve abbandonare la lotta. Occorre andare a scovare le risorse che l'Unione Europea mette a disposizione dei progetti rivolti alle aree interne e quelle inserite nel "fondo sociale" e prepararsi con una programmazione costruita attraverso il partenariato ed il coinvolgimento di tutti i diversi soggetti interessati e concretamente impegnati".
"In passato si è immaginato di costruire un "tratturo virtuale" – così lo ha chiamato Petraroia – sulla direttrice Venafro, Isernia, Bojano, Campobasso, Termoli, che ha penalizzato tutte le aree interne, perfino Agnone e Riccia che pure avevano potuto avvantaggiarsi di figure di grande prestigio che erano emerse a livello anche nazionale".
"Nel mondo globale attuale – ha aggiunto Petraroia - perfino l'Europa rischia di essere marginalizzata perché non ha saputo passare dall'Europa delle nazioni all'Europa dei popoli, quindi tanto più dobbiamo impegnarci per salvare i nostri paesi di montagna. Poiché non abbiamo né strutture né strumenti dobbiamo effettuare al più presto il necessario adeguamento normativo che ci consenta di costruire una normalità operativa. Occorre rivitalizzare agricoltura, industria e turismo, non si può reggere una società soltanto sul terziario".
L'incontro carovillese, che è stato organizzato dall'Associazione di Iniziative Culturali, Sociali ed Economiche, "Il Glicine", con la collaborazione della Pro Loco "Monteferrante" e della Società Operaia, è stato aperto da interventi di Angelo Di Ianni, Presidente della Società Operaia, e da Marina Paglione, Presidente della Pro Loco, cui è seguita una relazione di Luciano Scarpitti che ha mostrato, attraverso i dati ufficiali dei censimenti, quanto sia regredito negli ultimi cento anni il numero di abitanti nella Regione, nella Provincia di Isernia e nell'Alto Molise, che ha subito il calo più forte di tutte le vecchie comunità montane. Inoltre Scarpitti ha sottolineato: "gli abitanti dei paesi di montagna, attraverso il riscaldamento a metano, non quindi per uno spreco o per un lusso, arrivano a pagare fino a mille euro di tasse all'anno mentre di contro gli vengono tolti servizi essenziali di cui possono godere gli abitanti di città che pagano molte meno tasse". "Sarebbe molto più giusto – ha sostenuto Scarpitti - adottare per queste popolazioni una fiscalità di vantaggio che impedisca lo spopolamento ed il degrado conseguente della montagna". Ha sottolineato, inoltre, le capacità di richiamare turisti.
All'incontro è intervenuto anche il Sindaco di Agnone, Michele Carosella, che ha tenuto a rimarcare quanto sia migliorato nei cento anni il tenore di vita nella sua città anche se ha perso molti concittadini. "Per il futuro – ha aggiunto Carosella – occorre puntare sui giovani ed investire sulle forze fresche della società che non aspettano altro che dare il loro contributo di iniziativa. Diversamente rischiamo di togliere loro ogni entusiasmo e speranza di diventare un giorno classe dirigente".
Il Sindaco di Carovilli, Antonio Cinocca, ha voluto porre l'accento sullo stato di depressione in cui operano tutti gli amministratori comunali: "questi si sentono abbandonati dallo Stato e tuttavia obbligati a svolgere ruoli delicatissimi e importanti per la collettività in mezzo a mille difficoltà; talvolta sono costretti ad affrontare ostacoli di cui non conoscono la finalità né il significato profondo".
In chiusura, dopo un vivace dibattito, rispondendo a molte sollecitazioni, Michele Petraroia ha indicato la via maestra che intende seguire: "occorre canalizzare le idee provenienti dalla Società e tramutarle in progettualità in modo da pervenire, in tempi accettabili, agli obiettivi indicati. Senza obiettivi chiari si rischia di procedere a tentoni e di non ottenere nessun tipo di risultato".

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