PESCHE - Non ce l’ha fatta Giovanni Di Caprio, il papà ricoverato dallo scorso mercoledì all’ospedale Cardarelli di Napoli per le gravi ustioni riportate in seguito allo scoppio avvenuto all’interno della villetta di Pesche. Le ferite riportate sul novanta per cento del corpo non hanno lasciato alcuna speranza al giovane, come si era pensato in un primo momento. La morte è sopraggiunta ieri, nel tardo pomeriggio. Restano invece stazionarie le condizioni del neonato, ricoverato al Santono di Napoli. Sono infine migliorate le condizioni della moglie, Maria ricoverata in ospedale a Isernia. La donna, madre di un bambino di pochi mesi, è stata ascoltata dalla Polizia che si occupa insieme ai vigili del fuoco di ricostruire la dinamica del violento scoppio verificatosi all’interno dell’abitazione, sottoposto a sequestro. L’ipotesi che possa essere stata l’accensione di una sigaretta, avanzata nell’imminenza della tragedia sembra accreditarsi sempre di più. Infatti la giovane coppia era entrata solo nella serata di martedì scorso all’interno della villetta, costruita a pochi metri dalla statale 17. All’interno non sarebbe stata ancora allacciata la luce e il gas. Forse un manovra errata vicino al piano di cottura può aver provocato la fuoriuscita di gas, durante la notte ha saturato l’ambiente, al mattino la scintilla dell’accendino ha provocato la deflagrazione che ha letteralmente sventrato la villetta. Ma saranno le indagini della Procura di Isernia a confermare se quando raccontato dalla donna, ancora sotto shock, possa corrispondere a quanto accaduto.