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Cultura: il Csam festeggia 25 anni di attività

Intervista alla presidente del Centro Studi Alto Molise, Ida Cimmino

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Il 26 dicembre il Centro Studi Alto Molise ha compiuto 25 anni. Per onorare questa associazione, divenuta ormai un faro di cultura per l’entroterra, Altomolise.net ha intervistato l’attuale presidente, Ida Cimmino.
Un tentativo vano, quello di raccontare i 25 anni di attività del Csam che non possono essere sintetizzati in meno di due pagine A4, a testimonianza della longevità dell’associazione e, soprattutto, delle capacità organizzative dei membri costituenti.
Presidente, tutti gli eventi organizzati dal Csam hanno sempre avuto un comune denominatore: la ferma convinzione che la cultura possa rimettere in moto l’economia locale. Cosa spera possa fare questa associazione per il territorio?
“Difficile immaginare cosa si possa davvero realizzare, visti i tempi e le assenze delle istituzioni; immaginiamo di poter mantenere fermi gli appuntamenti che coniugano al meglio la cultura con il territorio e che, quindi, trovano risposte più ampie in fatto di partecipazione: La notte dei poeti e Versi di vini vini di-versi. Il nostro impegno annuale sarà quello di riproporre, tra le altre iniziative,  all’attenzione degli agnonesi le opere degli autori che hanno regalato alla nostra città il titolo di Atene del Sannio: Luigi Gamberale, Baldassarre Labanca, Giuseppe Nicola D’Agnillo, Francesco Antonio Marinelli, nonché approfondimenti legati alla storia e all’architettura locale. Un’annuale virata  sul passato per illuminare le strade del futuro, mettiamola così, un tener in caldo il nostro patrimonio in attesa che qualcosa accada, o si faccia accadere.”

A tal proposito, è noto a tutti che vi siate più volte sforzati di collegare Agnone all’Unimol, perché?
“Restiamo fermamente convinti della necessità di operare perché le enormi risorse della nostra cultura (le biblioteche e l’archivio, ndr) possano finalmente essere valorizzate attraverso un serio ed ampio collegamento con le sedi universitarie locali e l’attivazione di seminari e scuole estive. Continuo a dire che ad Agnone è stata negata una sede universitaria che le spettava proprio per le ricorse culturali che la cittadina possiede.” Dunque, con una nota di amarezza il presidente continua: “Oggi, se è impossibile immaginare di avere una sede universitaria, dato che ci negano anche l’autonomia scolastica delle Scuole Secondarie di Secondo Grado, con giustificazioni discutibili a suon di sentenze Costituzionali, non sarebbe inimmaginabile trovare strutture e  risorse per garantire l’approdo di studenti almeno nel periodo estivo. Purtroppo la nostra è solo un’associazione di volontariato e non ha  strumenti e potere per navigare in queste acque…”

Ritornando al vostro fitto palinsesto, invece, ci si chiede: come riuscite a far tutto? Oggi come oggi nessuna associazione ha grosse cifre in banca. Qual è l’asso nella manica del Csam?
“Nessun asso nella manica se non la disponibilità dei soci storici che annualmente rinnovano la tessera e la stima alle nostre attività. Inoltre, i commercianti del luogo talvolta sponsorizzano le manifestazioni offrendoci locandine e manifesti. Alcuni eventi, come Versi di vini e La notte dei poeti,  si autofinanziano, dandoci la possibilità di realizzarli: sarebbe impensabile altrimenti. Altro punto a nostro favore è la caparbietà collettiva; nei grandi eventi, infine, contribuisce anche il comune, ovviamente data la limitata disponibilità al capitolo cultura il tutto si risolve in  poche centinaia di euro che, tuttavia, aiutano a restare a galla. Devo ammettere che non possiamo immaginare di creare eventi di alta risonanza proprio per il mancato sostegno istituzionale alla cultura.”

È chiaro che tra i vostri mantra ci sia anche quello del gioco di squadra. Cosa direbbe alle associazioni autoctone per una ancor più proficua collaborazione nel prossimo anno?
“Sarebbe auspicabile una programmazione annuale ragionata e concordata con l’assessorato alla cultura di Agnone, che come sappiamo, è tenuto dal Sindaco, in modo da  creare un calendario  annuale delle attività culturali della  città. Troppo spesso capitano, infatti,  assurde sovrapposizioni di eventi in alcuni fine settimana per poi trovarsi senza alcun appuntamento culturale per mesi interi. Le associazioni agnonesi sono una splendida realtà  e molto spesso suppliscono le mancanze delle Istituzioni, ma necessitano di linee guida organiche, di scelte prioritarie, in modo da garantire l’integrazione delle forze e delle idee su alcuni appuntamenti cardine che devono diventare la caratteristiche culturale del paese.. Tutto questo non può che venire dalle Istituzioni, da un Assessorato alla cultura che l’Atene del Sannio non può farsi mancare.”

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