AGNONE - Apprezzamento per gli impegni presi e sin qui mantenuti dal Presidente della Giunta Regionale Paolo di Laura Frattura ma necessità di chiarezza sul recente documento allegato al Provvedimento del Direttore Generale dell’ASREM n. 1455 del 19 dicembre 2013.
In estrema sintesi è questo il senso di una importante riunione tenutasi nella serata di ieri, venerdì 10 gennaio, ad Agnone fra tutte le componenti cittadine interessate alle sorti del San Francesco Caracciolo e, più in generale, alla questione sanitaria in Alto Molise.
Convocato dall’Amministrazione comunale, l’incontro è stato presieduto dal Sindaco Michele Carosella e ha visto la partecipazione di membri della maggioranza e della minoranza consiliare, rappresentanti della componente medica e paramedica del Caracciolo, della Diocesi di Trivento e di movimenti e associazioni quali “L’Articolo 32”, “Il cittadino c’è”, “Insieme” e la neonata “Tradizione e sviluppo”.
Il Sindaco Carosella ha esordito dando atto al Presidente Frattura di aver, passo dopo passo, dato seguito concreto agli impegni presi nei confronti del presidio ospedaliero altomolisano riconoscendo in ogni caso la necessità di tener alta la guardia rispetto agli atti che provengono dalla struttura dell’Asrem.
“Il metodo della concertazione”, gli ha fatto eco il vicesindaco Maurizio Cacciavillani, “è quello che intendiamo continuare a seguire su questa vicenda nella quale tutte le componenti agnonesi e altomolisane, della società dell’Impresa e delle istituzioni locali, hanno un solo obiettivo comune: il livello della assistenza sanitaria quale componente fondamentale della qualità della vita su questi monti”.
Da più parti, nel corso della riunione sono tuttavia emerse le palesi contraddizioni contenute nel recente documento Asrem il quale è stato ampiamente discusso soprattutto lì ove riporta definizioni riguardanti la natura e il destino del San Francesco Caracciolo.
“Ci auguriamo – ha detto in sintesi don Francesco Martino responsabile della pastorale sanitaria della Diocesi di Trivento – che la doppia natura che sembra essere attribuita al nosocomio di Agnone in questo documento sia frutto di una volontà di sperimentazione innovativa fra Ospedale di rete per acuti e Presidio ospedaliero di Comunità, altrimenti dobbiamo pensare che nel l’ultimo documento dell’Asrem ci sia una confusione voluta”.
Al termine della partecipata assemblea la decisione unanime è stata quella di stilare un documento comune da condividere anche con i Sindaci dell’hinterland da inviare nei prossimi giorni alla Giunta regionale nel quale saranno chiesti elementi di maggiore chiarezza sul Provvedimento del Direttore Generale dell’ASREM discusso e interlocutori certi con i quali la comunità agnonese e altomolisana possa costantemente confrontarsi in questa decisiva sfida per il futuro.