AGNONE – Giunta azzerata e nuove nomine all’interno dell’esecutivo. Il sindaco di Agnone, Gelsomino De Vita cade nella trappola tesa dai cinque dissidenti (Chiantese, Labbate, Amicone, Casciano e Li Quadri) e prepara il rimpasto. Circostanza questa che inevitabilmente creerà nuovi malumori all’interno di una maggioranza che appare sempre più logorata nonché lontana dai reali problemi della gente. Limitarsi a spostare qualche pedina servirà a riportare serenità all’interno del gruppo di De Vita? Stando a quanto riferiscono gli addetti ai lavori, servirà a campare fino alle regionali visto che orami la nuova fronda sta prendendo le redini del gioco, e lo dimostra il fatto che nel giro di pochi mesi De Vita è stato costretto ad assecondare i cinque per ben due volte (la prima in fase di approvazione di Bilancio). Insomma, se le indiscrezioni dell’ultima ora venissero confermate, ad uscire vincitori ancora una volta sarebbero loro, i magnifici cinque: Casciano, Labbate, Chiantese, Li Quadri e Amicone. Ormai sembrano avere in pugno il futuro del comune altomolisano che se non vorrà tornare anticipatamente al voto dovrà sottostare a qualsiasi tipo di minaccia politica che i dissidenti potrebbero avanzare in futuro. Ma veniamo a quello che potrebbe essere il nuovo scenario all’interno della nuova giunta. Apparentemente a rimetterci più di tutti sarebbe l’assessore alle Attività produtive, Amedeo Chiantese che rinuncerebbe al suo assessorato per svolgere il solo mandato di consigliere. Ma cosa ci sarebbe dietro questo abbandono assai inusuale? Al momento impossibile dare spiegazioni dettagliate e solo il tempo potrà fornirle. Si maligna che Chiantese aspirerebbe ai Lavori pubblici, delega attualmente in possesso del sindaco, che vista la sua importanza e in previsione dei milioni di euro che la Regione avrebbe finanziato per Agnone, difficilmente cederà. Nel frattempo di conoscere news, Chiantese starebbe per porgere il suo posto in Giunta al compagno di cordata, Roberto Amicone che a sua volta rivelerebbe l’assessorato al Bilancio fino ad oggi retto da Pasquale Mastronardi. Insomma, il primo obiettivo, quello di silurare uno dei maggiori responsabili della crisi di maggioranza, sarebbe ad un passo dall’essere centrato. A questo punto Mastronardi, già fatto dimettere da consigliere, resterebbe nell’esecutivo con una delega tra Attività produttive e Personale. Quella che non andrà a lui sarà consegnata a Casciano. Infine Li Quadri dovrebbe restare al Turismo, con Scampamorte all’Agricoltura e De Martino a Sport e cultura. Ci siamo: la nuova Giunta starebbe per essere varata, con la benedizione dell’assessore regionale Franco Giorgio Marinelli che in tutta questa vicenda ha vestito i panni di paciere.