TORREBRUNA - Visto che la provinciale 212 Castiglione-Torrebruna resta chiusa, da oltre un mese, e che dalla Provincia non si hanno più segnali di attività cerebrale, da Guardiabruna arriva quache suggerimento su come "sfruttare" e riconvertire la frana.
Le idee, geniali e provocatorie, arrivavo direttamente da un cittadino di Guardiabruna, Andrea Meo (http://www.k76.it/), un vero mago del web e del ritocco fotografico. E sono indirizzate all'ingegner Carlo Cristini, dirigente del settore della Provincia che si occupa di viabilità e frane.
I sindaci sono pronti a fare la loro parte, l'organo politico dalla Provincia, Di Giuseppantonio e Tavani, hanno dato l'ok per un cosiddetto passaggio in frana che consenta di riaprire a senso unico alternato quella strada, ma per lungaggini burocratiche, dagli uffici del quinto settore non arriva quell'ordine ai cantonieri. E la strada resta chiusa. Da oltre un mese.
Visto che a causa di quattro pali dell'Enel nel bel mezzo della carreggiata (http://www.altomolise.net/notizie/attualita/6034/provinciale-con-i-pali-enel-tavani-non-e-colpa-nostra-la-ditta-esecutrice-si-e-ritirata) la provinciale Schiavi-fondovalle Trigno è chiusa da un anno e mezzo, il timore che anche per il caso di Torrebruna e Guardiabruna si vada per le lunghe è più che concreto.
E siccome la sensazione comune, dei residenti, è che quella frana resterà così, senza interventi, fino alla fine dei secoli, quando a dirigere il quinto settore della Provincia ci sarà forse il nipote o il pronipote dell'ingegner Cristini, qualcuno lancia sul web due idee per lo sfruttamento di quella calamità naturale.
Un bel laghetto oppure una divertentissima pista da pattinaggio. Geniale. E la potenza delle immagini ridicolizza ancora di più una Provincia inerme e inetta.