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L'URLO DELLA DIOCESI DI TRIVENTO: "CI STATE AMMAZZANDO"

Appello alla classe politica per quanto concerne sanità, scuola e trasporti. Il 13 ottobre fiaccolata ad Agnone

redazione
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Tagli ai trasporti, sanità e scuola: la diocesi di Trivento lancia il grido d'allarme. Lo fa con una missiva firmata ad un'ananimità da 45 sacerdoti e dal vescovo, Angelo Domenico Scotti che invitano la popolazione a partecipare alla fiaccolata indetta per il 13 ottobre prossimo ad Agnone. Ma ecco il testo integrale. "I sacerdoti della Diocesi di Trivento insieme al Vescovo, S.E.R. Mons. Domenico Angelo Scotti, dopo aver assistito in questi mesi con delusione crescente all’evolversi della situazione sociale della nostra Diocesi, con il delinearsi di un piano di riorganizzazione sanitaria, scolastica e dei trasporti sempre più fragile, precario ed inconsistente per tutto il territorio, con il serio rischio di accelerare in maniera irreversibile la morte dell’intera area, sentono ancora il dovere di intervenire ufficialmente presso il Governo Nazionale e Regionale del Molise sottolineando la discriminazione di fatto cui stanno giungendo gli abitanti di questa Diocesi in rapporto a coloro che vivono nelle città della stessa Regione. È chiaro che in tal modo la convivenza sociale del territorio della Diocesi, che gravita su due regioni (Abruzzo e Molise) e tre province (Campobasso, Isernia e Chieti), viene messa sempre più in pericolo nei nostri comuni montani interni, i quali, privati di scuole, di presidi sanitari ed anche di trasporti efficienti, rischiano di essere abbandonati. Questo stato di fatto, inaccettabile per le giovani coppie, per i bambini, per gli anziani e per i giovani che desiderano scommettere nelle possibilità di vivere in questi territori, non è assolutamente giustificato da alcun intervento di “razionalizzazione economicistico-aziendale della spesa”, perché qui si va di fatto contro i principi costituzionali a tutela di tutti i cittadini nel diritto alla Salute, all’Istruzione ed alle Pari Opportunità, che nessuna logica economico-mercantilistica può mettere a repentaglio, essendo tra l’altro garantiti dai dettami del Trattato di Lisbona e da quelli vigenti nell’Unione Europea, che tutelano le aree interne. In modo particolare, facendo riferimento alle richieste già formalizzate dagli organismi della Diocesi di Trivento in occasione di diverse manifestazioni da essa promosse, chiedono con forza per la Sanità che l’ex Ospedale Civile di Agnone sia mantenuto come stabilimento ospedaliero di garanzia con Area Materno Infantile costituita da un Punto Nascita di Primo Livello come da DM. del 24 aprile 2000 in raccordo all’Ostetricia di Isernia, Servizio di Pediatria in h24, Medicina, Lungodegenza, Chirurgia, Servizio di Ortopedia, Dialisi, Emergenza-Urgenza in h.24, Guardia Medica Ospedaliera e tutte le reperibilità necessarie per assicurare h24 il funzionamento della struttura, che consta possa essere mantenuta in funzione con somme davvero non elevate. Per quello che concerne la Scuola domandano che a livello nazionale e regionale si investa in maniera consistente sul sistema scolastico, consapevoli che esso costituisce la base fondamentale per la costruzione di un futuro accettabile per il territorio soprattutto delle aree interne del Molise. Ovviamente c’è la necessità di organizzare l’istruzione con servizi in grado di garantire a tutti una formazione ottimale e questo può avvenire solo attraverso una programmazione degli enti locali condivisa dai cittadini e che fino a questo momento non si è avuta. Questa diocesi si è attivata già su tale tema con l’organizzazione di un convegno a Trivento il 17 aprile 2009 sul tema “ Quale futuro per il sistema scolastico nelle aree interne? ” e con l’elaborazione di una proposta concreta da parte di un gruppo di studio per la creazione di un sistema scolastico per le aree interne funzionale agl’interessi dei cittadini e che ha come elemento caratterizzante la creazione di una rete di servizi fondata su poli scolastici creati sul territorio nel rispetto delle esigenze delle singole comunità e nei quali l’organico d’istituto sia impegnato nell’attività d’insegnamento nella sede scolastica, ma dislocato anche nei diversi paesi per attuare ricerca storica, sostegno e recupero, ma soprattutto quell’educazione permanente che dovrebbe essere il perno fondamentale dell’istruzione in una società bisognosa di continui aggiornamenti tecnologici, scientifici e culturali. A tale documento, firmato da decine di persone e diversi amministratori ed inviato a tutti gli organi di governo della scuola a livello regionale, provinciale e locale, si fa riferimento per una proposta seria del sistema scolastico per aree territoriali con una popolazione fortemente frammentata in piccole comunità. E’ evidente che in tale direzione pensiamo pure ad un utilizzo razionale del personale precario della scuola, al quale si esprime tutta la solidarietà in questo inizio di anno scolastico. Per quanto concerne i trasporti e le comunicazioni si chiede anzitutto che si abbia una manutenzione adeguata della rete stradale esistente, la quale versa talora in condizioni inaccettabili, e che si completino talune arterie di fondovalle da tempo avviate, collegandole in maniera razionale ai diversi Comuni del territorio. C’è poi la necessità che i trasporti locali, mai rivisti da tempo immemorabile nella loro funzionalità, siano resi più snelli, adatti realmente alle necessità dei cittadini ed affidati per questo nella gestione agli enti locali. C’è ancora l’urgenza di agli abitanti delle aree interne pari condizioni di fruibilità della rete telematica garantendo una connettività veloce ai servizi on line che purtroppo oggi si può ottenere in talune aree solo a prezzi esorbitanti. Infine, in merito all’Università Cattolica del Sacro Cuore e agli altri Istituti di Ricerca di alta specializzazione, nati in Regione per impedire i viaggi della speranza, non si può restare insensibili al grido di dolore e di protesta della Dirigenza, dei lavoratori e degli utenti, ed esprimere la vicinanza e sensibilità a coloro che stanno lottando per il mantenimento delle strutture, rispetto alle competenze specialistiche per le quali sono nate e che consentono di rendere prestazioni di eccellenza ai molisani e agli utenti di altre regioni. Per queste ragioni i sacerdoti della Diocesi di Trivento invitano tutti i fedeli delle nostre parrocchie ad Agnone il 13 ottobre 2010, giorno in cui ricorre la festività di San Francesco Caracciolo, cui è intitolato l’ospedale, per le ore 17,30 nella chiesa di Maria SS. Di Costantinopoli ad una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, S.E.R. mons. Domenico Angelo Scotti, cui seguirà una fiaccolata silenziosa per le vie della città di Agnone. Con tale manifestazione si intende chiedere con urgenza che sia emanato in tempi brevi, come è stato fatto per tutto quello che realmente sta a cuore ai nostri amministratori per mantenere situazioni particolari di privilegio, un decreto speciale del Commissario ad Acta per la Sanità nei territori montani, sia Delibere di Giunta e di Consiglio Regionale ad hoc per Scuole e Trasporti nelle stesse aree: questo perché è diventato impossibile accontentarsi di dichiarazioni, ma si vogliono atti legislativi concreti e verificabili per dare speranza agli abitanti e al territorio della Diocesi di Trivento e dell’intero Molise, ai quali gli scriventi sono legati dall’insegnamento di amore di Gesù, che ci invita ad essere vicini al prossimo nella concretezza dei bisogni".
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