Il Servizio Regionale del CNSAS da oggi è equipaggiato anche con Sistema RECCO (Avalanche Rescue System).
Nuovo traguardo raggiunto dal Servizio Regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) che lo pone all’avanguardia anche nei sistemi di soccorso in eventi valanghivi. Da ieri, infatti, al termine di un periodo formativo e di addestramento, la Società svedese RECCO ha consegnato in Molise, in via esclusiva al Servizio Regionale del CNSAS, l’innovativo Sistema per la ricerca dei dispersi e sepolti in valanga.
Il Sistema RECCO è un moderno strumento adoperato in tutto il mondo da stazioni sciistiche e gruppi di soccorso organizzato che utilizza le applicazioni della tecnologia del “radar armonico”, mediante particolari dispositivi definiti “detettori”, per la ricerca professionale di dispersi e sepolti in valanga.
La RECCO, che ha sviluppato tale tecnologia e che da decenni opera in diversi paesi nell’ambito della ricerca e localizzazione di persone disperse finalizzata al soccorso in slavina, ha individuato nel CNSAS il naturale interlocutore sul territorio nazionale per l’utilizzo di tali dispositivi, riconoscendone competenze tecniche e compiti istituzionali.
In occasione della prova dimostrativa su terreno innevato effettuata nella giornata di ieri presso il comprensorio sciistico di Campitello Matese, il CNSAS ha ritenuto opportuno coinvolgere altri enti ed organizzazioni come il Corpo Forestale dello Stato e la Polizia di Stato, che sono implicate, a vario titolo, nel pubblico soccorso e nella gestione di eventi critici come quello delle slavine.
L’obbiettivo dell’iniziativa è stata, quindi, quella di sviluppare un efficace sistema di intervento in eventi valanghivi, ottimizzando la cooperazione con la rete di tutte le unità di soccorso organizzato, riducendo i tempi di azione anche grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici quale il RECCO.
Queste tematiche hanno assunto peculiare importanza in particolar modo alla luce dei drammatici avvenimenti che, nelle ultime settimane, hanno interessato la cronaca nazionale a causa dei numerosi decessi dovuti a valanghe, principalmente nel territorio dell’arco alpino.
Inoltre l’evento ha avuto lo scopo di proseguire nell’opera di sensibilizzazione verso la prevenzione degli incidenti in tutte le attività connesse alla frequentazione della montagna, ed il CNSAS si è fatto come sempre promotore di questa divulgazione, essendo questo uno dei suoi compiti istituzionali.