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Iorio torna in aula e fa saltare il Consiglio

Il presidente Niro ha ritenuto necessario approfondire il reintegro dell'ex governatore

redazione
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Basta una letterina siglata Michele Iorio per far saltare il banco. L'ex governatore incute timore agli avversari del centrosinistra, anche senza essere presente fisicamente. Basta il suo "fantasma", il suo fiato sul collo, per decidere di prendere tutte le precauzioni del caso. 

E’ stato aggiornato a martedì prossimo, 4 marzo, alle ore 11,30, il Consiglio regionale del Molise, tornato a riunirsi nella giornata di oggi. Motivo del nulla di fatto la lettera inviata da Michele Iorio al presidente Niro con la quale chiedeva “ad ogni effetto e conseguenza di legge ad assumere le necessarie determinazioni per assicurare l’assunzione e lo svolgimento della carica di consigliere regionale, proclamata all’esito delle elezioni del 24 e 25 febbraio 2013”. 


Dopo la condanna subita da Iorio, il Presidente del Consiglio dei Ministri con decreto del 28 marzo 2013 lo aveva sospeso dalla carica di consigliere regionale, ma il 12 febbraio scorso, la Corte di Cassazione, sezione sesta, ha annullato senza rinvio la sentenza n.251/13 del 18-04-2013 della Corte di Appello di Campobasso  essendo il reato estinto per prescrizione.

Ovvia, dunque la richiesta del consigliere Iorio. Una richiesta che ha mandato nel panico la maggioranza. Il presidente Niro ha infatti convocato ad horas l’Ufficio di presidenza per vedere il da farsi, sospendendo la seduta. Dopo la consultazione lo stesso Niro è tornato in aula per comunicare che  “si ritiene opportuno che la procedura di reintegra del senatore Iorio richieda un ulteriore approfondimento coinvolgendo gli organi competenti”. Seduta sciolta, tutti a casa, se ne parla il prossimo 4 marzo. 

Caustico il commento della consigliere del Movimento 5 Stelle, Patrizia Manzo.

"Il nulla cosmico del Consiglio regionale del Molise oggi ha avuto la sua massima espressione. Un consiglio sospeso per Iorio che, ricordiamolo, fino ad oggi ha continuato a percepire i suoi 2.500 euro al mese per fare niente. Non sapendo se aspettare o meno la notifica per il reintegro si sospende la seduta, forse per paura di vedere annullati questi atti "importanti" che avrebbero potuto "risollevare" le sorti dell'economia molisana. Quattro interrogazioni e una legge sull'albergo diffuso che vedrà l'associazione nazionale abbandonare la nostra regione se mai dovesse essere approvata così com'è, con tutte le ripercussioni negative sul territorio, ma a loro importa niente. La nostra mozione sul tribunale di Larino che ci trasciniamo da novembre, la nostra interpellanza su uno dei siti più inquinati d'Italia "Guglionesi II" e tutto il resto possono aspettare, ovviamente".

 

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