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BIOCOMBUSTILI, SEQUESTRATO L’IMPIANTO A POGGIOFIORITO

La Forestale interviene a seguito delle segnalazioni giunte al numero di emergenza ambientale 1515

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 Il Corpo Forestale dello Stato ha  sequestrato, su delega dell’Autorità Giudiziaria di Chieti (in particolare del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.sa PONZIANI e del Giudice per le Indagini Preliminari Dott. DI GERONIMO del Tribunale di Chieti), l’impianto di essiccazione di sansa e produzione di biocombustibili nella località Sodera-Zona Industriale di Poggiofiorito (CH).

Dal controllo effettuato dal CFS nella scorsa settimana sono emerse violazioni al Testo Unico Ambientale ed al Codice Penale (immissioni nocive nell’atmosfera, nel terreno circostante e nell’acqua)  che hanno di fatto determinato i provvedimenti del caso: tre persone tra legali rappresentanti e responsabili dell’impianto gli indagati, l’impianto stesso e l’area di pertinenza sottoposti a sequestro.

Sono dunque risultate fondate le innumerevoli segnalazioni di cittadini ed istituzioni al numero di emergenza ambientale del CFS 1515 ed al Comando Stazione di Ortona (che in collaborazione della Sezione di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato c/o la Procura della Repubblica di Chieti ed altro personale CFS ha operato il sequestro) circa le emissioni di fumo e le esalazioni nauseabonde che, come riferito dagli abitanti nelle vicinanze dello stabilimento, hanno creato problemi di respirazione e malesseri.

L’attività posta in essere si inserisce nella specificità operativa  del CFS nell’ambito dei controlli sull’ambiente e sugli inquinamenti diffusi in atmosfera e sul suolo.

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