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Zona franca montana: la proposta dell'Idv

Ieri a Castiglione l'incontro con il candidato alle primarie per le regionali Alfonso Mascitelli

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CASTIGLIONE MESSER MARINO - Zone franche montane, riduzione delle accise sulla benzina, abbassamento delle tasse alle imprese che operano nell'entroterra. Sono queste le principali proposte emerse, ieri pomeriggio a Castiglione Messer Marino, dall'incontro pubblico tra i cittadini dell'Alto Vastese e gli esponenti politici dell'Italia dei Valori. Presenti i consiglieri regionali Alfonso Mascitelli e Lucrezio Paolini, la consigliere provinciale Eliana Menna e l'assessore comunale Enzo Fangio. Proprio Mascitelli sarà candidato alle primarie del centrosinistra per le regionali e il senso di questi incontri sul territorio è quello di recepire direttamente dai cittadini le istanze e le problematiche, ma anche i suggerimenti da inserire nel programma.
Viabilità, sanità e zone franche montane, sono queste le principali tematiche affrontate nel corso del dibattito. «Non chiediamo la luna, - ha esordito l'assessore comunale Enzo Fangio - vogliamo soltanto che ci vengano assicurati i diritti basilari: una viabilità decente e sicura, un servizio sanitario di emergenza urgenza efficiente. La Regione ha semplicemente dimenticato questi territori, pensando solo ed esclusivamente alla costa. La proposta di istituire una zona franca montana, con tasse sensibilmente ridotte, come fanno già in Piemonte e Trentino, dovrà essere inserita nel programma di chi andrà ad amministrare la Regione».

Sulla stessa lunghezza d'onda la consigliere provinciale Eliana Menna, che ha ricordato le battaglie dell'Idv in Provincia in tema di viabilità.

Anche il sindaco di Castelguidone, Donato Sabatino, intervenuto durante il dibattito, ha sposato l'idea delle zone franche montane a tassazione agevolata, rilanciando: «Si dovrebbero ridurre, a noi residenti in zone montane e disagiate, anche le accise sulla benzina e soprattutto sul gas da riscaldamento che praticamente utilizziamo per otto-dieci mesi all'anno


Il consigliere Paolini ha ipotizzato di ripensare l'abolizione delle Comunità montane. «Siamo sicuri che si sia ottenuto davvero un risparmio? O probabilmente gli sprechi sono altrove e dunque si doveva tagliare in ben altri settori della politica e dell'amministrazione? La soppressione delle Comunità montane ha impoverito ancor di più il territorio, creando un altro problema, quello del riassorbimento dei dipendenti».

A chiudere i lavori il già senatore Mascitelli che si è impegnato a far inserire nel programma del centrosinistra le proposte emerse nel corso del dibattito. «E' impensabile continuare con un Abruzzo a due velocità: la costa, che ha tutto e la montagna che non ha niente. Non mi scandalizza quello che Chiodi fa nelle stanze degli alberghi, ma quello che non ha fatto, da ammninistratore, per l'Abruzzo. Bisogna eliminare la diseguaglianza, anche sociale, che c'è oggi tra i residenti sulla costa e quelli delle zone interne. C'è in vigore una legge sulla montagna, di quattordici anni fa, mai applicata. E si potrebbe cominciare ad applicare quella legge per rilanciare le zone montane, sarebbe già un inizio, ma sicuramente l'idea delle zone franche montane la faremo nostra e la inseriremo nel programma di governo».

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