CASTIGLIONE MESSER MARINO - «Se la Asl ha davvero intenzione di razionalizzare il servizio di continuità assistenziale chiuda la sede di Gissi, con un presidio ospedaliero sul posto e a dieci minuti dall'ospedale di Vasto, non quelle ancora attive nell'Alto Vastese».
La netta presa di posizione arriva da Donato Sanatino, sindaco di Castelguidone. L'amministratore, intervenuto ieri ad un incontro pubblico dell'Idv a Castiglione Messer Marino, ha preso la parola per stigmatizzare alcune evidenti incongruenze del piano di riordino del servizio di continuità assistenziale messo in campo dalla Asl.
«Vorrei chiedere ai dirigenti della Asl quale razionalizzazione del servizio hanno pensato di fare sopprimendo le guardie mediche di Celenza sul Trigno e Carunchio, nel cuore dell'Alto Vastese, zona notoriamente depressa e isolata, e lasciando invece attiva quella di Gissi, dove c’è già un 118 con medico a bordo operativo h24 e con l’ospedale di Vasto ad appena dieci minuti di macchina. Che senso ha tutto questo? E’ del tutto illogico».
La soppressione delle sedi di Celenza a Carunchio, decretata dal governatore e commissario alla sanità Gianni Chiodi, è stata per il momento congelata dopo il ricorso al Tar del sindaco di Celenza, Andrea Venosini, ma quel servizio sembra ormai destinato a scomparire.
«Non si può pensare di applicare alla sanità e anche alla scuola dei principi puramente matematici, - ha continuato Donato Sabatino - delle formulette che prevedono tanti servizi per un certo numero di utenti. Sui tagli alla sanità , insieme ai sindaci dei Comuni molisani della vallata del Trigno, abbiamo chiesto di incontrare i due governatori di Abruzzo e Molise, Chiodi e Frattura. Dopo oltre un anno dalla nostra richiesta non ci hanno ancora ricevuto».