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Intitolare il ponte sul Sente a Francesco Paolo Longo, unica vittima della costruzione

La proposta dell’Università delle Generazioni di Agnone

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AGNONE - Francesco Paolo Longo (nella foto) è stato l’unico morto sul lavoro, il 4 maggio 1974, durante il lungo periodo di costruzione del grande ponte in ferro il quale, attraversando il fiume Sente, unisce Molise ed Abruzzo, accorciando di molto i tempi di percorrenza tra Agnone e Castiglione Messer Marino rispetto alle tortuosità della precedente strada statale. Adesso, a distanza di 36 anni esatti da quel tragico evento, l’Università delle Generazioni fa appello a tutti gli Enti preposti affinché tale maestoso ponte possa avere un nome ed essere intitolato proprio a Francesco Paolo Longo, i cui familiari (la moglie Rosina D’Agnillo e i figli Domenico ed Eva) si sono detti favorevoli all’iniziativa. Nato in Agnone il 25 gennaio 1917, Francesco Paolo Longo, dopo ben sette anni (1940-1947) trascorsi al servizio della Patria nella seconda guerra mondiale (prima come combattente e poi come prigioniero dei tedeschi) ha avuto una durissima vita di emigrante: minatore in Belgio (nelle cui miniere ha avuto alcuni infortuni, tra cui l’eliminazione di un polmone) e operaio in Germania. Tornato cinquantenne al paese natìo, Longo è stato assunto dalla ditta Pontello per la costruzione del imponente ponte sul Sente, dove ha sacrificato la vita. Tale ponte, che è uno dei più alti d’Europa a più luci o campàte, potrebbe essere una utile occasione per ricordare, una volta l’anno con apposita cerimonia, non soltanto Longo ma tutti i caduti e i mutilati sul lavoro ed anche per questo l’Università delle Generazioni chiederà collaborazione all’INAIL (istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro), all’ANMCI (associazione nazionale mutilati e invalidi civili) e ad altre similari associazioni. I caduti sul lavoro nel mondo superano annualmente i due milioni (di cui oltre dodicimila bambini). In Italia, pur presentando una lieve diminuizione, nel 2007 i morti sono stati ben 1260. Impressionanti le cifre dei feriti, specialmente di coloro i quali subiscono una grave invalidità permanente. Oltre al ponte sul fiume Sente, l’Alto Molise presenta altre grandi opere pubbliche da intitolare a persone o gruppi di persone illustri o significative: ad esempio, il grande ponte sul fiume Verrino (che potrebbe essere intitolato al compianto senatore Remo Sammartino il quale l’ha voluto, promosso e sostenuto), la galleria sotto l’abitato di Agnone, i vari parchi eolici, nonché tante nuove vie che ancora non hanno un nome: a suo tempo l’Università delle Generazioni aveva proposto di ricordare i “Santi Agnonesi”, “San Giovanni da Capestrano” ed altre figure che possano evocare fulgidi simboli umani, sociali, civili e religiosi a beneficio e ad elevazione delle presenti e delle future generazioni.
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