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CRISI NELLA MAGGIORANZA, DE VITA SFIDA I DISSIDENTI

Il sindaco conferma Mastronardi al Bilancio e nomina Amicone al posto di Chiantese

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AGNONE - Più che una news trattatisi di un semplice avvicendamento, il quale potrebbe avvelenare ulteriormente i rapporti già minati tra il primo cittadino e il nuovo gruppo di maggioranza che a sua volta reclamava un assessorato di spessore come quello al Bilancio o alla Programmazione. Il sindaco Gelsomino De Vita, al contrario non cede al “ricatto politico” dei cinque dissidenti (Labbate, Li Quadri, Casciano, Amicone e Chiantese), rompe la cappa di silenzio che avvolgeva l’intera vicenda e in queste ore ha nominato assessore con delega alle Attività produttive Roberto Amicone al posto del dimissionario Chiantese, nel frattempo divenuto capogruppo. Così in seno alla maggioranza di centrodestra non cambia assolutamente nulla con Pasquale Mastronardi che resta saldamente al Bilancio, nonostante nei suoi confronti i “magnifi cinque” hanno sottoscritto un pesante documento che ne chiede la rimozione immediata. La minaccia era quella di un possibile ritorno al voto anticipato. Incurante dell’ultimatum lanciato dalla fronda ostile nei suoi confronti e presagendo che non avrebbero mai la forza o meglio il coraggio di far cadere l’attuale maggioranza, De Vita ha deciso di tirare dritto per la sua strada. Un messaggio chiaro e inequivocabile. Il primo cittadino ha inteso lanciare la sfida. Una mossa inattesa e che per certi versi spiazza i dissidenti, fino a qualche giorno fa sicuri che De Vita avrebbe acconsentito, seppur di malgrado, alle loro richieste. Niente di più sbagliato. Adesso la palla e il futuro dell’amministrazione comunale passano nelle mani del quintetto. Avranno la fermezza di mantenere la parola data allorquando minacciarono, nel caso in cui il Bilancio sarebbe rimasto nelle mani di Mastronardi, di provocare la crisi? Al momento non è dato saperlo. Sta di fatto che Amicone nella maniera più assoluta non si accontenterebbe dell’assessorato fino a qualche settimana fa retto dal collega di cordata Chiantese. Dunque, in attesa del prossimo consiglio comunale (atteso per l’8 ottobre), i cinque dissidenti meditano sul da farsi. E cioè se accettare o meno con la coda tra le gambe l’imposizione di De Vita, oppure far saltare l’intero banco e tornare alle elezioni. Uno scenario quest’ultimo che potrebbe scombussolare diversi equilibri in vista delle prossime regionali.
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