AGNONE - Adesso tutto è davvero compiuto. Scritto e protocollato. Il San Francesco Caracciolo anziché chiudere il primo gennaio 2011 come anticipato in passato dal sub commissario Isabella Mastrobuono anticipa i tempi e dal primo novembre prossimo diverrà un mero poliambulatorio.
E’ quanto riportato nel decreto numero 68 del 24 settembre scorso e reperibile sul sito dell’assessorato regionale alla sanità . Nel documento si evince chiaramente come da novembre sarà attuato l’atto aziendale che per il nosocomio agnonese prevede la soppressione del punto nascita e non saranno più possibili gli interventi operatori otorinolaringoiatrici, ortopedici e oculistici se non in day surgery, i ricoveri ordinari pediatrici, ortopedici, otorinolaringoiatrici, reumatologici.
Dunque, si scenderà a 34 posti letto e 16 dh/ds, come previsto.
Il documento è stato sottoscritto dall’attuale commissario ad acta alla Sanità , Michele Iorio e dal sub commissario ad acta, Isabella Mastrobuono. A questo punto sembra davvero inutile la discesa in campo da parte della diocesi di Trivento che tramite un documento sottoscritto da 45 sacerdoti, più il vescovo Domenico Angelo Scotti invitava la popolazione a prendere parte alla grande fiaccolata che si terrà ad Agnone il 13 ottobre prossimo, proprio nel giorno (ironia della sorte) dedicato a San Francesco Caracciolo. Ancora una volta il grido di dolore lanciato dalla Chiesa in favore di un’area dilaniata da innumerevoli problemi è finito nel dimenticatoio.
Così le rassicurazioni e la miriade di promesse fatte in un recente passato dai politici regionali, vanno a farsi benedire e con loro – si potrebbe aggiungere – le speranze di un’intera popolazione rassegnata che ormai – sembra di captare – non ha neppure la forza di continuare a lottare...