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SI SENTE MALE MA IL 118 NON ARRIVA, LA SALVANO I CARABINIERI

La protagonista una giovane mamma di Agnone. Il martito della donna pronto a ricorerre alla Magistratura

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AGNONE - L’ambulanza del 118 non arriva e allora due carabinieri del reparto radiomobile prendono in mano la situazione e prestano le prime cure ad una giovane donna che si è sentita male all’interno della propria abitazione. Alla fine i soccorsi risulteranno determinanti. In tempi di tagli e ridimensionamenti alla sanità pubblica in alto Molise accade anche questo. L’episodio si è verificato ad Agnone, precisamente a due passi dal rione Maiella, luogo da dove (erano da poco passate le 14) è partita una telefonata in ospedale. Da un capo della cornetta una donna che chiedeva aiuto e in sottofondo le urla dei tre figli di tenera età. Giusto il tempo di pronunciare l’indirizzo e la comunicazione si è interrotta. La giovane mamma, colta da un malore, è crollata al suolo tra la disperazione dei bambini. A questo punto prevedibile l’immediata partenza dei sanitari del 118 in soccorso della donna. Niente affatto. Qualcosa è andato per il verso storto e l’ambulanza dal Caracciolo non è partita. Da una prima ricostruzione si verrà a sapere che l’autoambulanza (l’unica?) era impiegata in un’altra emergenza a Vastogirardi. Questa sarebbe stata la versione dei sanitari data ai militari una volta giunti sul luogo. Nel frattempo dall’ospedale allertano la caserma dei carabinieri che con una pattuglia si catapulta sul posto. Intanto in casa da pochi minuti è rientrato anche il marito della donna letteralmente preso da una crisi di panico nel vedere sua moglie distesa a terra. I carabinieri non hanno perso un solo istante e così hanno iniziano a prestare i primi soccorsi alla donna. Tecniche di primo intervento che alla fine risulteranno fondamentali. Trascorrono altri venti minuti (sono le 14,40) e finalmente nell’abitazione arriva l’equipe del 118 del Caracciolo. Fortunatamente dopo un po’ la giovane mamma si riprende. Il marito e i tre figli possono tirare un sospiro di sollievo. Con loro anche i due carabinieri e i sanitari del 118. Tuttavia la storia non finirebbe qui. Infatti il marito della donna, che tra l’altro svolge la professione di avvocato, starebbe valutando l’ipotesi di presentare un esposto alla procura della Repubblica di Isernia, visti i ritardi nelle operazioni di soccorso. Vedremo come andrà a finire. Ma oggi la notizia è sicuramente un’altra, quella che la giovane mamma può tornare ad abbracciare i suoi tre bambini... Storia a lieto fine anche grazie all’intervento di quei due carabinieri sostituitisi a medici e infermieri...
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