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AGNONE UN PAESE IN VENDITA, LA PROVOCAZIONE DEI COMMERCIANTI

Saracinesche abbassate durante la fiaccolata e un cartello emblematico

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AGNONE - Decine e decine di saracinesche abbassate, luci spente e un cartello con la scritta: "Questa attivita' si vende". Cosi' la stragrande maggioranza dei commercianti del posto ha risposto all'appello della curia vescovile di Trivento contro i tagli alla Sanita', ai Trasporti, all'Istruzione e al Welfare nelle zone interne del Molise. "La chiusura dell'ospedale - si legge in un volantino - e' solo l'ultimo atto di una serie di penalizzazioni per i comuni montani del Molise". Il locale nosocomio, secondo il piano di rientro varato dalla regione Molise, diventera' una residenza sanitaria assistita con annesso poliambulatorio, il territorio perdera' oltre 150 posti di lavoro. Tagli che sommati a quelli degli altri comparti, accelereranno la desertificazione delle aree interne. Uno studio del centro ricerche sociali della Chiesa, infatti, ha previsto il completo spopolamento della montagna molisana entro il 2040. La Curia, ha chiamato a raccolta la popolazione, per difendere "i diritti costituzionali e di cittadinanza". “I commercianti sono una categoria che in questi anni soffre la propria condizione – scrive il responsabile della Confcommercio di Agnone, Franco Di Nucci – si aggiungono in questi ultimi tempio anche le ormai nefaste razionalizzazioni che nella nostra area porteranno al definitivo colasso. In queste condizioni - sottolinea la locale associazione dei commercianti - non ci resta che mettere il paese in vendita ed emigrare. IL mondo politico – il monito lanciato da Di Nucci – sappia riflettere ed agire per queste realtà così estreme: la ragione – prosegue non può essere la necessità livellante che lascia ceneri e rovine nei posti più deboli e negli ambienti più emarginati dallo sviluppo. Si evitino piuttosto – conclude Di Nucci – i veri, reali scandalosi sprechi e ci si impegni a lasciare intatta la dignità di vita dei meno fortunati abitanti di questi nostri centri montani”.
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